Il mistero del Teatro Sociale di Crema: distrutto da un incendio, ma ancora esistente per la Commissione Cultura governativa
C’era una volta a Crema, in piazza Marconi, progettato a fine Settecento dall’architetto Giuseppe Piermarini, un bellissimo teatro. Purtroppo, in una maledetta notte del 1937, precisamente quella tra il 24 e il 25 gennaio, ahinoi un brutto incendio ha distrutto l’Antico Sociale. Udite, udite però, grazie alla burocrazia italiana, il nome del teatro cremasco andato distrutto compare, nel provvedimento che identifica i teatri italiani degni di essere dichiarati monumento nazionale, testo questo, riscritto e proposto, con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone e in attesa di approvazione del Senato. Ah… oggi, nella capitale del Granducato del Tortello, è rimasta solo una parte di quello che era il teatro. Ora lo stabile è disabitato, ma nel passato, in quei muri storici hanno trovato ospitalità un bar e una banca. Tra l’altro, Crema ha già due cosiddetti monumenti nazionali: il Duomo e la Basilica di Santa Maria della Croce. Non c’è il due senza tre? Sarebbe bello, ma il ‘Sociale’, esiste solo nei meandri misteriosi dei palazzi del potere italico.
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