Il primo grande passo di "Visit Cremona". Svelato il logo che lega fra loro le diverse anime della provincia e racconta la storia dell'armonia dei nostri territori
Visit Cremona sta prendendo forma, e lo ha dimostrato questo pomeriggio con la presentazione della nuova brand identity del progetto che porterà la città, insieme ai comuni di Crema, Casalmaggiore e Soncino, così come con tutto il resto della provincia, ad affermarsi come una unica grande realtà dal punto di vista turistico. Al centro della presentazione, il nuovo logo è stato mostrato per la prima volta nella sala conferenze del CRIT, e si discosta significativamente da quello che si è abituati a vedere. Non ci sono chiari segni riconducibili alla città. Nessun violino, nessun Torrazzo, ma solamente la voglia di legare fra di loro tutte le anime che compongono i territori della provincia di Cremona.
Sulla sinistra campeggia una grossa "O" suddivisa in quattro parti, che simboleggia i quattro comuni fondatori della DMO (Destination Management Organization), e assume la forma di un'onda sonora, metafora dell'armonia che unisce e collega le diverse anime del territorio. Le onde richiamano inoltre i cerchi nell'acqua, simbolo di proporzione, simmetria e serenità, e il movimento della divisione in quattro parti racconta di un territorio vibrante e dinamico.
Sulla destra la scritta "Visit Cremona", ovvero il nome ufficiale del progetto. La scelta dell'inglese è stata fatta perché VISIT CREMONA risulta immediatamente comprensibile sia ad un pubblico internazionale, sia a quello italiano, per una scelta commerciale online e offline ottimale.
"Tales of Harmonies" è la parte variabile del logo, che cambierà in funzione dell'iniziativa proposta, trasformandosi nei vari progetti quali "Tales of Ancient Stones", "Tales of Music & Luthiery" e "Tales of Cycling". Il claim immerge l'utente nei concetti di armonia, unione, diffusione del territorio e storicità, rafforzando l'identità del brand e il legame con la ricca eredità culturale del territorio cremonese.
Il progetto di Visit Cremona è nato, dal punto di vista economico, grazie alla collaborazione del Comune con la Camera di Commercio di Cremona.
Ad aprire la presentazione al CRIT è stato l'assessore Luca Burgazzi, il quale ha sottolineato che "Visit Cremona è un vero e proprio piano turistico per la città e la provincia, insieme anche agli operatori del settore che alimentano le attività. Oggi è il primo passo che facciamo con la presentazione della brand identity del progetto, che nei prossimi anni ci accompagneranno nelle iniziative, fiere e convegni. Noi non dobbiamo venderci - ha evidenziato l'assessore - ma dobbiamo raccontarci perché l'abbiamo visto, Cremona piace".
È intervenuto anche il sindaco Andrea Virgilio: "Oggi possiamo partire con questa tappa simbolica, apripista di quelle che verranno. Si diceva che i territori intorno al fiume hanno poca consapevolezza del loro valore, questo territorio ha tante eccellenze e potenzialità, noi dobbiamo portarle all'esterno con grande identità e senso del valore. Questa è una sfida che va calibrata con competenze, e siamo qua per avviare questo percorso di comunicazione".
A realizzare concretamente il logo sono stati i ragazzi di Nebbia, a raccontare del progetto è stato Filippo Mondini: "10 anni fa nasceva Pro Cremona. Oggi siamo conosciuti con questo nome sul territorio, come Nebbia Phygital Lab fuori da qua. Nebbia ha un obiettivo: creare una cultura digitale accessibile. Oggi i loghi sono inutili se non sono all'interno di un ecosistema formato da una brand identy, da una visual identity, da un manifesto, da una vision e una mission. Oggi non presentiamo un logo, ma raccontiamo una storia che parte dalla nostra provincia. Non dobbiamo avere paura che nella provincia ci siano anime e storie diverse. Noi le abbiamo messe insieme.
Un insieme di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soncino, formato da tanti sottoinsiemi. Il territorio della nostra provincia ha al centro natura, cultura, musica, artigianato, anima e i fiumi, ed è vista come una terra d'armonia. Abbiamo pensato a come questa armonia potesse essere raccontata. E cosi è nata Visit Cremona, Tales of harmonies".
A chiudere la presentazione è stato Stefano Soglia, il destination manager del progetto: "stiamo affrontando diversi piani di lavoro, dai piani di immagini fino a progetti più ampi. Dai racconti del territori espressi nel logo, si passa dunque all'aspetto di management. I progetti tematici sono tre: tales of music & luthiery, tales of cycling e tales of ancient stones. Una delle prime cose che faremo è il DMS, un "sito web" dove si possa acquistare prodotti commerciali legati al territorio, dall'accesso ai musei agli eventi, così come le tracce dei tracciati cicloturistici. Quindi affiancare i siti amministrativi a quelli delle varie realtà e dei singoli enti".
Il piano orgnanizzativo è particolarmente ampio. Si parte dalla questione della partnership con le realtà economiche del territorio fino ad arrivare alle collaborazioni negli eventi promo commerciali del 2025. Particolare attenzione anche al fattore internazionale, perché Visit Cremona punta a diventare un marchio di italianità riconosciuto e stimato anche in America e nei Paesi dell'Asia. Nel progetto non sono stati dimenticati i cremonesi, che a conti fatti saranno parte integrante di quel tessuto di comunicazione e informazione che non può mancare all'interno di una città. Ovviamente molta attenzione è stata riposta nel merchandise: chi collabora o è partner di Visit Cremona potrà fregiarsi dei loghi, delle magli e di tutti i gadget che porteranno valore alla propria attività.
L'ultimo commento è stato quello del presidente della Provincia Roberto Mariani, che richiamando le vicende di Pesaro Capitale della Cultura ha ricordato che "loro ce l'hanno fatta con un progetto molto simile al nostro. Io ho un sogno, un grande sogno, che Cremona diventi un giorno Capitale della cultura. In fondo, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Anche i grandi sogni si possono realizzare".
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