20 ottobre 2021

Il vero malato è il nostro ospedale tra l'indifferenza della politica e dei sindacati. L'attacco di Michel Marchi, sindaco di Gerre Caprioli

Mentre in consiglio comunale è stata approvata una mozione di sostegno al nuovo ospedale, questa mattina è arrivata dura la presa di posizione di Michel Marchi, attivissimo sindaco di Gerre Caprioli che sul suo profilo facebook attacca la gestione dell'ospedale, le esternalizzazioni, le fughe dai reparti, la gestione della breast unit di Cremona. Marchi stigmatizza il fatto che tre radiologhe abbiano lasciato ad agosto l'ospedale, la scelta della direzione ospedaliera di depotenziare radiologia, oncologia e chirurgia, il depotenziamento dell'Oglio Po, il nuovo ospedale che sarà una bella scatola vuota tra i silenzi della politica e dei sindacati. Ecco l'intervento di Michel Marchi.
 
"In questi giorni ho visto e letto espressioni di sostegno, da parte della Politica locale, alla campagna nazionale per la prevenzione del tumore al seno. Esternazioni sacrosante, direi quasi necessarie per una sensibilizzazione forte e giusta. Ma quanto queste azioni collimano con la realtà dei fatti?
Che cosa sta succedendo, per esempio, alla breast unit di Cremona (o chiamiamola pure “area donna”).
La Politica locale non può non sapere per esempio:
- Che ad agosto hanno abbandonato l’ospedale 3 radiologhe di senologia lasciando, di fatto, il reparto sguarnito e inesperto… e oggi per prenotare una mammografia, anche per i pazienti che devono sottoporsi all’esame per problemi già insorti, devono attendere mesi, mesi e ancora mesi
- Che la previsione della Direzione pare essere quella di non investire più su questo reparto, andando progressivamente a depotenziare anche la radiologia, l’oncologia e la chirurgia…
E dove? In una delle aree storicamente e numericamente con un tasso di tumori tra i più alti in Italia ed Europa. E nonostante la prevenzione su questo genere di tumori abbia dimostrato effetti positivi maggiori di ogni altro intervento.
Nel frattempo le pazienti si rivolgono al privato che continua la sua marcia all’ingrasso, visto che neanche nella riforma della Legge 23 si è riusciti ad obbligarli anche alle prestazioni meno remunerative.
Ma la questione non finisce qui:
- Parliamo per esempio del reparto di semi-intensiva Covid, per il quale l’ospedale ha preso i fondi e forse vedrà la luce tra due anni (quando dovrà traslocare nel nuovo ospedale);
- Parliamo dell’Unità complessa di ostetricia e ginecologia all’Oglio Po chiusa dal venerdì sera al lunedì mattina, che contro la Legge non pratica l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della 194;
- Parliamo anche del nuovo ospedale: una scatola vuota… magari anche bella… ma vuota. Senza una logica di servizio pubblico. Un ospedale dove il personale sarà magari per la maggiore proveniente dal privato, come già sta succedendo con l’esternalizzazione delle OSS. Rimane aperto il dibattito se sia già stata prevista la nuova “area relax” a servizio del Direttore Generale;
E la politica che fa? Sicuramente molte foto e proclami… come è già successo per la Terapia Intensiva Neonatale, regalata di fatto al Privato bresciano. In un contesto dove altri territori (Città di Rho) sono riusciti, la politica e i cittadini insieme, a vincere contro le scelte scellerate di Regione Lombardia.
Ma per il resto nulla si muove. Silenti ad un processo di privatizzazione avviato da tempo, disastroso per i cittadini. La politica si spogli delle comodità del palazzo, torni in strada a manifestare con le forze sindacali per esempio, per dire che il territorio cremonese è stanco di essere svenduto e che la nostra salute non è merce di scambio. Basta con i compromessi.
Come diceva il compianto Gino Strada, è il momento di cambiare nome al Ministero e chiamarlo “Ministero della salute Pubblica”."


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commenti


Roberto Regonelli

20 ottobre 2021 07:59

Complimenti al Sig. Sindaco Marchi, per aver denunciato la verità dei fatti. Ma i politici vivono su un altro pianeta!

Giacomo Ghisolfi

20 ottobre 2021 09:04

Dire “ i politici “ è un po’ troppo generico , cominciamo a fare nomi e cognomi di chi è responsabile di questa situazione !

Annamaria

20 ottobre 2021 08:56

Concordo con ogni parola scritta, ho provato di persona "l'eccellenza" del nostro ospedale e del sistema sanitario pubblico smantellato un pezzo alla volta dalla politica (ometto definizioni, meglio).....e non per cose di poco conto

Pao

20 ottobre 2021 10:28

Auspico una candidatura di Michel Marchi a prossimo Sindaco della città di Cremona, magari attraverso una lista civica apolitica in grado di unire i voti di tutti i cittadini che desiderano nuovamente una Città con la C maiuscola.

Roberto Regonelli

20 ottobre 2021 12:43

Mi associo, al il Sig.Pao.
È imperativo avere persone capaci!

Giorgio

20 ottobre 2021 12:47

Concordo pienamente con quanto ha espresso il Sindaco Michel Marchi che ha una visione chiara della situazione della sanità cremonese smantellata da anni con scelte di natura politica ed economica nell'indifferenza della popolazione che non si è mai ribellata. Ora è inutile piangere sul latte versato.

Antonio Ferrari

22 ottobre 2021 10:48

Bravo marchi, che rappresenta un comune di 1000 abitanti. Ma Pizzetti Comaroli Piloni Lena Galimberti e Signoroni che fanno? Con tutto il rispetto dovuto, e ci mancherebbe, i problemi della città e del territorio non si risolvono solo con l'attenzione ai disabili!