In arrivo il bonus per gli Assistenti Familiari. Ecco come si accede
Regione Lombardia sostiene e supporta la famiglia quale centro dello sviluppo sociale, relazionale e economico della società e riconosce la necessità di realizzare azioni che tutelino e sostengano ogni suo membro, in particolare quelli con fragilità. Fra queste azioni c’è il Bonus Regionale Assistenti familiari finalizzato all’erogazione di un rimborso (non superiore al 60%) delle spese sostenute per la retribuzione dell’assistente familiare.
L’ISEE di riferimento per poter accedere alla misura regionale è uguale o inferiore a 35.000,00 € e, in relazione alla fascia ISEE, viene erogato un contributo che non può essere superiore a 2.400,00 €.
È inoltre necessario che l’assistente familiare sia iscritto a uno o più Registri territoriali e in possesso di un contratto di lavoro regolarmente registrato. Il Registro garantisce che chi intende proporsi alle famiglie per questo ruolo abbia gli adeguati requisiti per la presa in carico e cura di persone fragili che necessitano di assistenza a domicilio.
La domanda deve essere presentata dai datori di lavoro tramite il sistema regionale Bandi Online disponibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it attraverso SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale, CNS-Carta Nazionale dei Servizi/CRS e relativo PIN, CIE-Carta d’Identità Elettronica all’indirizzo
Per ricevere assistenza sul Bonus e la presentazione della domanda, è possibile rivolgersi agli sportelli per l’assistenza familiare amministrati dagli Ambiti territoriali dell’ATS della Val Padana dove sarà possibile ottenere informazioni e consulenza rivolta alle persone in condizione di fragilità, alle loro famiglie e alle lavoratrici/ai lavoratori disponibili a trovare un impiego come assistenti familiari. Gli Sportelli hanno il compito di ascoltare e aiutare la persona o il suo caregiver nella ricerca e nell’individuazione di un’assistente familiare adatta ai loro bisogni e, contestualmente, supportare le persone disponibili a lavorare come assistenti familiari effettuando quindi un incontro fra domanda e offerta di lavoro.
“Questa campagna informativa - sostiene Katja Avanzini, Direttore della struttura Integrazione delle reti a sostegno dei programmi nazionali di ATS Val Padana - focalizza l’attenzione sul bonus assistenti familiari ma anche sugli sportelli e i registri territoriali che sono sorti nei territori per qualificare l’incontro domanda - offerta. È un’opportunità perché offre alle famiglie un contributo concreto per la cura e l’assistenza al domicilio di un proprio familiare e consente loro di rapportarsi con un sistema di servizi territoriali sempre più attento e qualificato nella presa in carico delle situazioni di fragilità e non autosufficienza.”
Per eventuali informazioni è possibile consultare il sito di ATS Val Padana al link https://www.ats-valpadana.it/iniziative-e-contributi-regionali-per-le-famiglie - sezione Anziani.
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commenti
Fornaro Patrizia
13 marzo 2024 09:40
Bene, però vuol dire 200 euro al mese la badante di mia mamma ne costa 1300 stipendio + 200 contributi. 97 anni 850 pensione invalida al 100% senza accompagnamento. Briciole non bonus e c'è poco da ridere.
Enrica
13 marzo 2024 11:09
Fatto l'anno scorso sia per mia mamma che per mio papà, risultato: Idoneo ma non finanziabile per mancanza di fondi, una presa per il culo. tanti documenti e tanto tempo perso. Fanno fare la domanda a milioni di persone e mia Mamma 350esima in posizione già avevano finito i fondi.cosi le tocca pagare 1800 euro al mese di badante convivente tra stipendio, contributi 13ma, vitto e alloggio ecc. Uno schifo.