In tanti vicino a Pietro Bacecchi dirigente scolastico mandato forzosamente in pensione. La solidarietà di Piloni e Vitari
Pietro Bacecchi, il dirigente dell’istituto comprensivo “Crema Due” mandato forzosamente in pensione da un giorno con l’altro, deve essere reintegrato. Ne sono certi anche i Consiglieri regionali Matteo Piloni (Pd) e Riccardo Vitari (Lega), che oggi hanno formalmente scritto in questo senso all’Ufficio scolastico regionale, nella persona della direttrice Luciana Volta.
Attraverso la missiva, i politici chiedono che sia percorsa la via indicata dal legale di Bacecchi, l’avvocato Marcello Palmieri, che la scorsa settimana ha invitato la funzione lombarda del Ministero dell’istruzione e del merito ad avviare la procedura del “visto con riserva”, allo stato unica via perché il dirigente possa tornare in servizio. La questione ha dell’assurdo. Lo scorso 9 marzo, l’Ufficio scolastico regionale aveva accolto la domanda di Bacecchi che, sebbene avesse i requisiti per andare in pensione, aveva chiesto di restare in servizio. Alla decisione dei funzionari milanesi mancava solo un passaggio (finora) poco più che formale, vale a dire il visto della Corte dei Conti. Visto che stavolta non è arrivato, obbligando la diramazione lombarda del Ministero a ingiungere a Bacecchi – la mattina per il giorno seguente – il riposo forzoso. Ma attenzione. Rivoltosi all’avvocato Palmieri, Bacecchi ha scoperto che l’Ufficio scolastico regionale non aveva propriamente le mani legate. Anzi, disporrebbe di tutti i poteri per chiedere l’intervento del Ministro dell’istruzione e del merito, il quale – eventualmente portata la questione in Consiglio dei Ministri – potrebbe obbligare la Corte dei Conti ad apporre egualmente il visto sul provvedimento. In tal caso, il via libera interverrebbe “con riserva”, vale a dire contro il parere della Corte, per ferma volontà dell’organo di Governo. Perché ciò accada, tuttavia, è necessaria l’attivazione dell’Ufficio regionale, al quale il legale di Bacecchi – attraverso la diffida inviata la scorsa settimana – ha nella sostanza chiesto di “difendere” attraverso l’attivazione della procedura del visto con riserva il proprio decreto del 9 marzo, quando aveva ritenuto il dirigente meritevole di restare in servizio. Nonostante il clamore mediatico dell’accaduto e la mobilitazione di larga parte della comunità cremasca, Volta – a oggi - nulla ha fatto sapere.
“Se volesse – commenta Bacecchi – la via giuridica per risolvere la questione ci sarebbe. Per questo, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale non può nascondersi dietro la Corte dei Conti, ma deve assumersi le proprie responsabilità. Dunque, dica chiaramente se intende avviare o meno la procedura per il reintegro mio e degli altri colleghi meritevoli, dimissionati con le mie stesse modalità”. Bacecchi non è solo. Dietro di lui ci sono centinaia di persone: docenti, tecnici, collaboratori scolastici, genitori, alunni, che dopo più di 40 anni di servizio non accettano che il loro dirigente concluda la carriera in questo modo. E che, in ogni caso, non si spiegano a chi giovi la decisione di pensionare un dirigente nel cuore dell’anno scolastico, quando sta portando avanti progetti (anche internazionali) di spicco per l’intera Provincia. Fatto sta che la comunità guidata da Bacecchi è pronta a tutto. Se del caso, anche a manifestare sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale.
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