26 marzo 2024

In vendita i vecchi magazzini frigoriferi Cariplo dietro lo stadio per 3 milioni e 200mila euro. Incognite sul futuro dell'area di oltre 24mila metri: altro commercio in arrivo?

Da poche ore è stato messa in vendita l'intera area dei vecchi magazzini frigoriferi della Cariplo. Costruiti nel 1958, dopo essere stata destinata alla custodia e stagionatura di formaggi e di altri prodotti alimentari, sono oggi apparsi su una nota piattaforma di vendita immobili. Il complesso immobiliare è composto da 5 capannoni tutti su di un unico livello fuori terra e da una palazzina di tre piani destinata a zona uffici per un totale di 24.510 mq. La richiesta è di 3 milioni e duecento mila euro. L'area sarebbe edificabile e il PGT ne prevederebbe anche un uso commerciale. Si ipotizzava, qualche tempo fa, l'interesse da parte di AEM per creare una grande area parcheggi di servizio allo stadio, oltre che per alcuni propri uffici. Il Cda dell'Aem aveva già deliberato in questo senso poi è saltato tutto. 

Il Magazzino di Cremona fu costruito nel 1958 dalla Immobiliare Caseifici Sociali s.r.l. (I.C.S.). Nel 1968 il magazzino fu ceduto alla società Magazzini Generali Fiduciari che ospitò nella struttura gli uffici della direzione tecnica. Nei magazzini vi era conservata merce di diverso genere, dal formaggio ai prodotti ittici, dai mangimi alle carni surgelate; all'interno dell'area era presente uno scalo ferroviario collegato con la rete statale, un centro doganale e uno sportello bancario.

Lì vicino resta sempre incerto anche il futuro dell’ex mercato Ortofrutticolo di Cremona di proprietà dell’AEM. Fino a tre anni fa l’idea era quella di abbattere la struttura - anche se il Comune puntava a salvare almeno la storica facciata - per poi realizzare proprio qui una "cittadella dell'economia solidale”, una sorta di fulcro cittadino dell'economia sostenibile. Questo anche in considerazione del fatto che l'area, dismessa da anni, ospita diverse associazioni del settore, come Filiera Corta Solidalee il Centro del Riuso gestito dall'associazione di volontariato Amici di Emmaus.

Il mercato Ortofrutticolo di Cremona ha una sua valenza storica e se non altro l’intenzione del Comune di salvaguardare la facciata andava nell’ottica di preservare il ricordo del comparto progettato dall'architetto Aldo Ranzi, funzionario comunale ideatore e progettista di pregevoli edifici pubblici e privati sia a Cremona che in tutta la provincia, nonché apprezzato urbanista. Il mercato è stato progettato nel 1950 e inaugurato nel 1953 a completamento della città annonaria (con i magazzini frigoriferi della Cariplo e il Macello Civico) con le strutture finalizzate a fornire alla città le carni, le verdure, la frutta. Il suo destino sarà nelle mani della prossima amministrazione.

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

 


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commenti


Anna L. Maramotti Politi

26 marzo 2024 18:45

Spazio di grande pregio e di potenziale sviluppo per Cremona. Pensiamoci

Daniro

26 marzo 2024 21:06

C'è un PGT che già prevede funzioni che i privati possono valutare, un eventuale piano attuativo può meglio precisarle. Si astenga AEM, che poi è il Comune, a fare qualsiasi acquisizione, aggiungerei costosissima, per un'assurdità come realizzare parcheggi per uso stadio che costerebbero, esclusi gli altissimi costi di demolizione dei fabbricati e di risistemazione delle aree, (mi rendo conto che è un conto della serva) , circa 2000 euro a posto auto. Il colmo sarebbe poi che il Comune quando deve fare cassa vende le aree pubbliche dell'AEM ex Snum (aree che potevano essere benissimo utilizzate per rigenerare Porta Mosa) per realizzare supermercati e poi sarebbe disposto a investire cifre assurde per acquisire aree private per non meglio specificati usi pubblici. Meglio allora che queste trattative si facciano direttamente tra privati e il Comune faccia al meglio il proprio lavoro di pianificazione urbanistica.

Gianluca

26 marzo 2024 21:46

Intanto che aspettiamo l’acquisto da parte di qualche multinazionale per farci un bel centro commerciale, potremo sederci sul marciapiede e guardare lo scorrere del Cavo Cerca con le sue limpide acque e sulle rive ammirare qualche nutria o pantegana.

Manuel

26 marzo 2024 22:21

Entrambe le posizioni, per quanto antitetiche, mi trasmettono serietà, pacatezza, intelligenza. Se gli amministratori partissero da queste sollecitazioni, per affrontare il problema/opportunità, saremmo già a metà dell’opera... purtroppo, solitamente, si assiste a strategie e pulsioni contrarie.

Michele de Crecchio

27 marzo 2024 01:12

Mi risulta incomprensibile la logica delle operazioni immobiliari che il Comune impone non di rado all'AEM (vedi l'acquisto dell'ex bocciodromo già comunale di via Gadio, nonchè l'acquisto da una banca toscana del poco funzionale autosilo di via Massarotti), mentre, di contro ha recentemente rinunciato, a favore di un ben più avveduto privato, a partecipare (direttamente o attraverso l'AEM) all'asta indetta dall'Ospedale per l'alienazione dell'area ex INAM di via Bissolati, angolo via Protti, area che il Comune stesso aveva da anni attrezzata a regolare parcheggio pubblico decorosamente urbanizzato.