Inaugurata e benedetta dal vescovo Napolioni l'immagine del Beato Carlo Acutis nella chiesa di San Marino
Domenica 18 febbraio 2024, durante la Messa delle 17,30, è stata inaugurata solennemente un'immagine dedicata al Beato Carlo Acutis nella Chiesa di San Marino decretando così per l’Unità Pastorale di San Marino, Gadesco, Pieve Delmona, Persico, Dosimo, Quistro un momento di grande significato nella sua storia religiosa.
La Parrocchia di San Marino inizia la sua storia nel lontano 1385 ma ancor prima di questo, la chiesa è stata fondata dai monaci di Nonantola, presso Modena. Attraverso i secoli XVIII e XIX, Ardole ha svolto un ruolo di rilievo come sede di vicariato foraneo della diocesi di Cremona.
E nella giornata di oggi ha aggiunto un’ulteriore pagina di storia della sua comunità riunendosi in festa per celebrare il Beato Carlo Acutis, un esempio straordinario di devozione e dedizione alla fede., tanto che le sue parole hanno ispirato molto persone e in particolare Parroco Don Andrea Aldovini, a rendere possibile la realizzazione di questa missione.
La messa, condotta da mons. Antonio Napolioni, ha riempito la piccola chiesa di paese in questa giornata speciale dedita alla Quaresima e al Beato Carlo Acutis ed è il traguardo di un percorso che è iniziato giovedì con l’adorazione eucaristica guidata dalle suore adoratrici del Santissimo Sacramento di Rivolta d’Adda, venerdì giornata dedicata alla testimonianza con videomessaggio della mamma del Beato, sabato serata musicale “InCanto” del coro “Effatà” di Calcio (Bg)
“Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo»”, dal Vangelo secondo Marco.
“Un ragazzo come Carlo Acutis non è un privilegiato, è il frutto dell’educazione che ha ricevuto e degli incontri che ha avuto, della comunità in cui è cresciuto ma anche del suo impegno, del suo obbedire allo spirito santo che l’ha portato nel deserto della malattia” - ha evidenziato il vescovo Napolioni nella predica del Vangelo - Il beato Acutis ha intuito che il tempo della sua vita ora si misurava in una maniera nuova. Non in base ai propri progetti, non in base alla pretesa di una vita lunga, non con l’ansia del tempo che fugge ma nell’abbandono al tempo di Dio. Ora è il tempo. Se tutti noi decidessimo sì al passaggio del Signore, nelle responsabilità che abbiamo, il nostro Padre ci ricompenserà. Il regno di Dio si sperimenta, si assapora e si avvicina a noi e attraverso di noi anche agli altri“.
“L'amore di Dio ci converte, ci trasforma sempre di più e ci fa diventare piccole pagine di Vangelo che anche altri potranno leggere – ha concluso - Il suo sorriso, il suo volto, la preghiera in lui del Beato Carlo, siano per voi questa pagina di Vangelo che tutti potrete leggere quando entrate in questa chiesa “
La Messa si è conclusa con la benedizione finale preceduta dalla benedizione dell’altare dedicato al Beato
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commenti
Filomena cetrone
20 febbraio 2024 10:20
Beato Carlo Acutis prega per la mia famiglia e ci affidiamo in queste difficolta