18 febbraio 2025

Intervista a Simonetta da Bagnolo Cremasco, milanese a tempo pieno. “Inizia una nuova era. Sanremo? E’ stato il bel Festival di Conti. Felicissimo per Olly e per i miei ragazzi”

“Davide Simonetta, 41 anni, genio del pop italiano che vende, firma come autore/producer cinque canzoni di Sanremo: per Francesco Gabbani, Achille Lauro, Elodie, Francesca Michielin e Rocco Hunt. Un record. La chiamano Re Mida di Sanremo.
Mi fa sorridere, non mi piacciono gli appellativi. Sono solo un ragazzo che scrive canzoni nella sua stanza. Il lavoro che ama”
.

Ricordate? Così scriveva, nei giorni scorsi, la versione On Line del quotidiano Libero. Ebbene, a Festival di Sanremo finto, siamo tornati a parlare con Davide Simonetta da Bagnolo Cremasco… 

Finito il trasloco verso il tuo nuovo studio di registrazione a Milano?

Ci siamo, dal 19 di febbraio, lavorativamente parlando sarò totalmente milanese. Ed è un momento storico, commovente, particolare: tutto quello che ho scritto, musicalmente parlando, è nato a Bagnolo, ora però è tempo di svoltare, di lasciare una zona di comfort per altri orizzonti. E la mia nuova casa della musica è quella che ho sempre sognato, fatta a modo mio, a misura di Davide, vintage quanto basta, moderna il giusto. Insomma una parte importante di un percorso si chiude, ma inizia un nuovo sogno da riempire di emozioni.

Che Sanremo è stato?

Bello e di Carlo Conti, quindi, fisiologicamente diverso, dal lustro d’oro di Amadeus, vissuto, per quanto mi riguarda, con calma, da casa. E lontano dal vortice sanremese, dinanzi alla televisione, mi sono trovato diversamente bene. Felicissimo per Olly: artista straordinario, pieno di energia, pazzesco, appartiene alla cosiddetta nuova generazione del cantautorato pop ligure, come Bresh.  

Giorgia e Achille Lauro meritavano qualcosina di più del sesto e settimo posto?

Mah … forse sì, ma stanno vincendo ora, coi loro brani che girano ovunque. Achille, non lo dico solo perché ha collaborato con me, beh ha fatto un festival meraviglioso, in crescendo e da domani, per lui inizia il bello. 

Aldilà della graduatoria finale, Elodie, con Dimenticarsi alle 7, scritta con te e il tuo collega, omonimo, Petrella, a me non è dispiaciuta…

Ha classe, carisma, bravura e bellezza tali che talvolta, non le interessa tanto essere capita. Ma il suo è stato un Sanremo importantissimo e vivrà un 2025 fitto di impegni.

Cosa bolle nella tua pentola artistica?

Attivare il nuovissimo quartier generale milanese e, col mio affiatato staff, realizzare il nuovo album di Annalisa…

Uscirà entro la fine dell’anno?

Non lo sappiamo, lo faremo uscire quando saremo pronti, senza fretta e frenesia, con le canzoni che abbiamo in mente. E Annalisa, stupirà coi suoi nuovi brani.   

 

Stefano Mauri


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