L’abbandono di piazza Coppetti fa discutere. Malvezzi (FI): “Ecco come l’avremmo valorizzata. C’è chi guarda avanti e chi non va oltre il proprio naso”
“Due modi diversi di concepire la città e lo spazio pubblico”. Questo il commento di Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia in Comune e sfidante di Gianluca Galimberti alle ultime amministrative, all’articolo che abbiamo pubblicato ieri (leggi qui) sullo stato di abbandono di piazzetta Coppetti, in via Goito, tra via Palestro e corso Garibaldi.
La riqualificazione dell’area in cui un tempo doveva sorgere la Mediateca, progetto tormentato e da anni definitivamente accantonato, era tra i punti del programma elettorale di Malvezzi nel 2019. Per quest’area, l’allora candidato del centrodestra aveva pensato ad una completa riqualificazione, coadiuvato dall’attuale consigliere Federico Fasani, di professione architetto. L’idea, spiega Malvezzi, era quella di realizzare “nuovi parcheggi a raso a due passi da corso Garibaldi”, intervenendo sull’arredo e sul verde urbano, per creare una “una piazza rialzata dotata di caffetteria-ristorante per i ragazzi e una parete verde verticale”.
Per la realizzazione del progetto, ricorda Malvezzi, si era pensato a un “concorso di architettura e a una manifestazione di interessi per individuare privati disposti a cofinanziare l’intervento”. Oggi, preso atto delle condizioni della piazza così come realizzata dall’attuale giunta, il consigliere di Forza Italia commenta amaramente: “C’è chi guarda avanti proponendo soluzioni innovative, realizzabili e ispirate al miglioramento della qualità urbana e chi non riesce a guardare oltre al proprio naso”.
Lo spunto per il progetto a suo tempo pensato dal centrodestra, ricorda infine Malvezzi, nasceva “da un’idea di Federico Fasani con il quale abbiamo proposto anche altre soluzioni, ad esempio il completamento di via Dante”.
Nelle foto a scorrimento, l’elaborazione preparata all’epoca per mostrare come la coalizione di centrodestra avrebbe inteso riqualificare piazza Coppetti.
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commenti
Marco Turati
3 luglio 2021 11:11
Le auto vanno allontanate dal centro storico, non indotte ad avvicinarsi ulteriormente.
La ZTL deve essere ampliata e promossa una cultura di sempre minore utilizzo della vettura (per mille motivi legati alla salute individuale e collettiva, oltre che alla valorizzazione dei centri storici).
Fingendo pure di ignorare tutta una serie di criticità di natura civilistica (distanze da confini privati e da strade, che non si possono tuttavia considerare come noiose faccende da burocrati, sulle quali la politica e la creatività non hanno il dovere di soffermarsi), immagino il piacere di sorseggiare un caffè al piano superiore, mentre salgono da sotto i gas di scarico delle auto in entrata/uscita dal parcheggio…
François
3 luglio 2021 12:13
Come opere di compensazione avremmo avuto altri condomini nel parco del Morbasco / Via I Maggio, ma consoliamoci i "melegottari" di sinistra (sic) riusciranno, ahinoi!, a fare peggio di quelli di destra. Pòera Cremùuna...
daniele
3 luglio 2021 16:42
E se si facesse una sala cinematografica come era in origine?Considerato che a Cremona non esistono cinema forse sarebbe il caso a volte le soluzioni semplici sono le migliori
Luciana
4 luglio 2021 13:25
La riqualificazione dell'area a mio avviso avrebbe potuto accogliere una bella palestra restituendo davvero un luogo di aggregazione alla collettività. Una palestra con un bel disegno architettonico per i giovani studenti delle vicine scuole di via Palestro in quanto notoriamente insufficienti a garantire l'attività motoria nei propri edifici. Se ben organizzata la gestione potrebbe garantire attività ginniche a tanti cittadini. Non sottovalutando poi che il comune avrebbe a disposizione uno spazio da utilizzare a vari scopi...incontri....votazioni...ecc.
Daniro
6 luglio 2021 07:05
Siamo nel cuore del centro storico, tra palazzi grandiosi e funzioni prestigiose, culturali e scolastiche. L'amministrazione comunale, le amministrazioni, avrebbero dovuto investire molto di più per la rigenerazione di quest' area che attualmente è solo un "non luogo" che nulla ha a che fare con l'intorno urbano. Certo la soluzione non è facile ma è necessario trovarla.