16 ottobre 2023

La città con tutte le fontane spente. Niente acqua, solo degrado nei giardini. Scelte contro l'arte e la storia

Spenta da quattro anni la fontana delle Naiadi in piazza Roma, spenta quella centrale dei Giardini pubblici con la vasca (asciutta) piena di sporcizia e bottigliette, senz'acqua - nonostante le ripetute assicurazioni "stiamo provvedendo" - anche quella di Porta Po, senz'acqua da anni anche la fontana di via Palestro dello scultore Ruffini dedicata alla Resistenza. Mentre le altre città (in Italia e all'estero) cercano di realizzare ed inaugurare fontane che diano almeno l'immagine e la sensazione di refrigerio, sotto il Torrazzo le fontane non piacciano a chi ci amministra. Al tempo della giunta Perri si era pensato ad un concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Stradivari mettendo al centro una fontana "a scomparsa" che potesse indirizzare lo sguardo dei turisti provenienti da Corso Vittorio Emanuele sullo zampillo più alto e poi sul maestoso torrazzo. In attesa di sapere quanto durerà questa "siccità burocratica", non ci resta che visitare le città vicine dove le fontane sono tutte in bella mostra, accese.

Eppure l'acqua è il simbolo della ricchezza della nostra terra. Ernesto Cervi Ciboldi, agricoltore, studioso e coscienza critica della nostra agricoltura, amava ripetere che Cremona ha la terra più fertile della terra proprio per la ricchezza dei suoi fiumi (ben quattro nel territorio provinciale Po, Adda, Oglio e Serio) e una rete di canali che la percorrono e la irrigano. Dunque l'acqua è la nostra ricchezza. Il sindaco Zaffanella aveva sognato di mettere una grande fontana anche sul grande rondò di via Mantova a fare da pendant con il violino dell'architetto Carboni a significare le nostre ricchezza (appunto l'acqua e la cultura). La Giunta Galimberti passerà per quella che le fontane le ha spente tutte in città (non certo per ragioni ecologiche e di risparmio visto che in tutto il mondo ormai tutte le fontane sono a riciclo d'acqua).

Ai Giardini Pubblici di piazza Roma il degrado ormai regna sovrano. Chiusi gli accessi alle montagnole, pericolante il passaggio tra i giardini e via Manzoni, sporcizia ovunque, regno di rifiuti ed erbacce con panchine rotte e statue antiche sporche (anche quella di Ponchielli realizzata grazie ad una sottoscrizione popolare), con la tomba di Stradivari perennemente piena di foglie e i vasi che delimitano lo spazio occupato un tempo dalla Basilica di San Domenico arrugginiti e bisognosi di pulizia. Da mesi lo scriviamo ma i giardini non sono nelle corde di questa Amministrazione se è vero che ha perso ben due finanziamenti perchè i progetti presentati di pulizia e ripristino non erano all'altezza.

Ma torniamo alle fontane. Cinque anni l'Ufficio stampa del Comune rispose alla domanda sul perchè la fontana delle Naiadi fosse spenta dicendo che era stata chiusa perchè si dovevano tenere le Invasioni botaniche. Da allora è passato un lustro ma l'acqua non è mai tornata. Eppure quelle raffigurate nella splendida scultura di Giovanni Seleroni sono proprio le dee dell'acqua e l'artista che le ha realizzate (tra l'altro ha decorato il timpano della chiesa di Sant'Agata) è considerato un grande scultore apprezzato anche nell'area milanese. Le Naiadi scoprono quasi senza pudore le loro grazie femminili, fatto forse inconsueto per un luogo pubblico, ma il gruppo scultoreo era stato creato per il giardino privato di Emilio Biazzi e solo successivamente acquistato dal Comune. A rendere ancora più evidente il degrado e l'abbandono del giardino, qualcuno ha scritto a pennarello sulle natiche di una delle dee la parola "puzza". Intanto la base, dove ricadeva l'acqua è stata riempita di terra, quasi a voler far dimenticare per sempre la fontana. Anche la vasca centrale alla grande aiuola è vuota e piena di bottigliette e rifiuti. Che dire poi della fontana di Porta Po, senza luci e acqua da anni, con tante dichiarazioni "ci stiamo lavorando". E l'unica cosa che è apparsa è quel totem che probabilmente piace solo a chi lo ha realizzato e alla giunta che lo ha approvato.


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commenti


PierPiero

16 ottobre 2023 10:07

Ditelo all'assessore Burgazzi, che pubblica post entusiasti per il successo della Festa del salame.
Ha ragione, la festa è stata un successo e molta gente ha visitato Cremona. Avrà visto anche le fontane.
Io, prima di far venire gente a casa mia, la metto in ordine...

alfredo

16 ottobre 2023 10:35

E' solo una vergogna come sono tenuti i giardini! Con le manifestazioni -festa del salame, del Torrone , della mostarda le invasioni botaniche- - , i concerti di pregio al Museo del Violino, vengono migliaia di visitatori! Quale vetrina peggiore che quella dei giardini pubblici, con la statua di Monteverdi circondata dal nulla, la pietra commemorativa di Stradivari abbandonata, le bellissime fioriere mai con fiori... nessuna manutenzione, le ellebore una volta centinaia sono rimaste 3, le rose bianche sparite! Non ci sono soldi per una manutenzione costante ma ci sono per quelle inutili e brutte "Iinsegne" di ferro per indicare le porte!!!! Coraggio! Manca la cultura