5 febbraio 2022

La storia del Palazzo Cittanova e di Sant'Agata, come Comune e Cattedrale: da preservare e da difendere

Oggi è la festa di Sant'Agata, un tempo onorata con una grande processione. Per comprendere l'importanza storica e monumentale di S. Agata e di Palazzo Cittanova basta usare una proporzione: Palazzo Cittanova sta a Palazzo del Comune come S. Agata sta a S. Maria Assunta. Dove l'incognita S. Maria Assunta è meglio conosciuta come Duomo.

Questa proporzione dimostra l’ugual importanza che i Cittanoviani volevano dare a questi monumenti. Si, perché Cremona ebbe due città e due “comuni” in due fazioni, con due politiche contrapposte e con due luoghi religiosi distinti. La sua Guerra Civile combattuta politicamente e religiosamente e non priva di morti tra le opposte fazioni Guelfo - Ghibelline.

Il 1200 Cremonese fu caratterizzato da queste due fazioni contrapposte, che si erano divise la città in espansione attraverso il limite naturale della Cremonella, un colatore esistente dal tempo dei Romani.

Tale limite era individuato attraverso il Ponte de Preda ( ponte di pietra ) che scavalcava l'aquaeductus Cremonella detto anche Agazzina. Il ponte era situato appena fuori l’antica porta Pertusia.

L'esistenza del ponte è confermata dal vecchio monastero che era presente accanto a S.Leonardo ( ora via Goito ) che aveva un attiguo santuario detto appunto Monastero del Ponte de Preda e che i Guelfi devastarono nel 1271, ricostruito poi dopo 5 anni.

La Via Antico Rodano detta più avanti Contrada Oltracqua ( ultra aquam )stava appunto a significare la divisione tra quello che era intra ed extra Cremonella lungo una linea ora immaginaria che attraversava le Vie Antico Rodano, Piazza Vida e Via Milazzo .

Il Corso Garibaldi era quindi la prosecuzione di Corso Campi separati dal Ponte de Preda. Per dirla tutta forse non era inizialmente Corso Garibaldi ma più probabilmente Via Palestro,

che resta su uguale rettilineo di Corso Campi nella civitas vetera. E' appunto alla fine della “nova via principalis” ( Strada Magistra e poi Corso Garibaldi ) che prende forma il centro di comando della Città Nuova popolata da una nuova figura: i Commercianti.

La chiesa di S.Agata prende forma probabilmente intorno al mille.

Qualcuno dice che sia l’ evoluzione di quella che Gualazzini segnala essere la Cataulada, un antico insediamento Bizantino extra urbe presente dal 600 DC.

Altri pensano più facilmente che la Citta' Nova sia invece una zona di espansione urbana voluta dai commercianti che intendevano essere indipendenti dal potere dei Vescovi di nomina Imperiale, veri e propri padroni della città “vecchia”. Ne è la prova il documento del 24 aprile del 1077 che nomina Pietro Canegalo di Martino e Cristiana Negrone padroni di tre pezzi di terra in località Citta'Nova ceduti alla Chiesa Romana per edificarne un santuario a nome S.Agata.

La cosa “strana” è che la cessione dei terreni venga fatta alla Chiesa di S.Pietro di Roma e non al Vescovo della Città di Cremona.

Segno che la rivalità tra le due opposte città era già iniziata e proseguirà per circa 200 anni. I papi del 1078 Gregorio VII e del 1088 Urbano II agevolano la Chiesa di S.Agata che viene ceduta ai Lateranensi.

La chiesa verrà poi danneggiata e ricostruita nella Guerra Civile tra 1100 e 1200 dc. Alla fine del 1400 verrà ristrutturata da Bernardino De Lera che negli stessi anni sarà impegnato a costruire anche Palazzo Raimondi e il Cristo Risorto di S.Luca .

Nel 1800 Luigi Voghera sistema infine la chiesa nelll’attuale facciata Neoclassica con il timpano scolpito da Seleroni ( lo stesso autore della fontana delle Naiadi dei Giardini di Piazza Roma ) con un rialzo di quasi un metro da terra per renderla più imponente.

Di fronte alla Chiesa ed in contrapposizione simbolica come per piazza del Duomo spicca il Palagio.

Il palazzo del potere politico e militare. Sacro e profano. Uno di fronte all’altro.

Fino al 1230 le due città eleggevano ognuna un proprio Podestà con un proprio ordinamento e governo. Nella zona di fronte alla chiesa di S.Agata è indicata, la presenza di un orto nel 1077 dall’Astegiano. Cavitelli nel 1500 scrive che il palazzo fu eretto dove era il mercato (erectum fuit palatium in vico Agathae ad ibi forum )

Questo dimostrerebbe che la Civitas Nova, fino al 1100 fosse ancora in formazione. Palazzo Cittanova viene edificato nel 1256 da Michele Bontempi e Gabriele Pistore per la volontà di Uberto Pallavicino, vicario Imperiale.

Il suo atto è diplomatico e mira a raccogliere consensi tra i Cittanoviani , come aveva fatto 50 anni prima il Vescovo Sicardo beatificando il commerciante Omobono Tucenghi, cittadino della Città Nova. Che il palazzo sia molto importante lo si capisce molto dalla pianta di Antonio Campi del 1583 dove si legge “palazzo più grande della zona di S.Agata “ ( palatium eminens regioni s.agathae ).

Nel 1765 il palazzo divenne Caserma Austriaca. Ne venne proposto abbattimento nel 1880 ( come avvenne per S.Domenico ) a causa del suo grave stato di manutenzione e dopo l’Unità di Italia venne rimaneggiato.

Nel 1886 , il 12 settembre, venne collocato un Monumento a Garibaldi sulla piazza. ( trasferito poi nel 1907 in Stazione Ferroviaria ). Il monumento è di Andrea Malfatti.

Sant’Agata è la dimostrazione di come le trasformazioni possano essere non solo un atto di ribellione ma di pura bellezza. Da preservare e proteggere.

Una vecchia cartolina con la piazza Cittanova sgombra

Maurizio Mollica


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commenti


Vitto Fode

5 febbraio 2022 21:50

Da qui si deve ripartire: restituiamo alla città il segno e il
disegno della sua storia civile e religiosa. Restituiamo la piazza e la Tavola! Di S. Agata e Cittanova. Grazie