3 febbraio 2024

La storia di Bredalunga, la visita del consigliere regionale Piloni. In tanti vogliono raccontare la vita in quella cascina

Ha avuto un grandissimo seguito la storia della Cascina Bredalunga di Sesto ed Uniti, pubblicata da CremonaSera lo scorso 27 dicembre (link all’articolo), collezionando una lunga serie di commenti e ricordi di chi ci ha vissuto o ha trascorso una parte della propria vita tra quelle mura. Tanto che nei giorni scorsi anche Matteo Piloni, consigliere regionale in quota PD, dopo aver letto il nostro articolo, ha fatto visita alla cascina accompagnato dal sindaco di Sesto, Carlo Vezzini. Questo il suo commento seguito alla visita: «Ieri pomeriggio ho avuto l'occasione di entrare alla Cascina Bredalunga, dove ho conosciuto Matteo e Letizia che, con i loro genitori, hanno deciso di recuperarla. Una decisione affatto scontata, soprattutto di fronte allo stato di abbandono in cui è stata lasciata per decenni, e che ho conosciuto attraverso un articolo pubblicato da Cremonasera lo scorso dicembre. Non appena rieletto in Regione ho subito ripresentato la mia proposta di legge per il recupero delle nostre cascine. Una proposta che è ancora in attesa di essere discussa e che si pone l'obiettivo di mettere risorse pubbliche per sostenere chi decide di recuperare il patrimonio delle nostre cascine, che rappresentano la nostra identità. Se quella proposta oggi fosse già legge, il coraggio di Matteo e Letizia potrebbe contare anche sul supporto delle Istituzioni. Perché recuperare le nostre cascine è anche una restituzione alla collettività di un patrimonio che rappresenta le nostre radici e che caratterizza il nostro territorio.»

E il successo della storia di Bredalunga sta soprattutto nella passione che Matteo e Letizia, insieme alla famiglia che ha ereditato il complesso architettonico in stato di degrado ed abbandono, stanno mettendo nel recupero di questa cascina cremonese, tanto bella quanto caratteristica e ricca di fascino e storia, oltre che di storie di vita di un tempo passato, ma ancora vicino a noi, di cui possiamo avere ancora racconti di prima mano da chi ha vissuto in prima persona quei tempi e quelle situazioni. 

Per questo già in molti si sono fatti avanti per raccontare le proprie esperienze ed i propri ricordi, dal racconto di quando Fausto Coppi per poco non acquistò Bredalunga per venirci a vivere, alla ‘leggenda’ della lingua in codice sviluppata in cascina durante la seconda guerra mondiale per non farsi capire dai soldati nemici. Poi la presenza dell’oratorio intitolato agli apostoli Pietro e Paolo, che fu l'ultimo edificio ad essere abbandonato alla fine degli anni ‘70, ma solo dopo aver portato al sicuro la statua della Madonna che era presente al suo interno. Ma questo è solo un assaggio delle storie che quelle mura hanno visto nel tempo e che solo ora, dopo decenni di incuria, si stanno tornando a raccontare.

E che presto anche noi raccoglieremo e racconteremo proprio su queste pagine che hanno aperto un varco su questa cascina e sull’opera di recupero iniziata a portata avanti dei giovani Matteo e Letizia: il futuro che allunga una mano verso un passato che sembrava ormai sepolto, per riportarlo a galla e ridargli il decoro che merita.

 

Michela Garatti


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commenti


Michele de Crecchio

3 febbraio 2024 18:38

Non dimenticherei che il consigliere regionale Matteo Piloni (di parte PD) fu uno dei pochi a tentare di opporsi all'ultima "micidiale" legge regionale lombarda che ha di parecchio peggiorato le norme che dovrebbero agevolare il recupero delle cascine e che, purtroppo, in realtà, ben poco si preoccupa della corretta conservazione delle loro caratteristiche tradizionali. Ricordo bene come il suo opportuno tentativo sia stato, purtroppo, allora decisamente, e pubblicamente, criticato dallo stesso attuale assessore all'urbanistica di Cremona, pure appartenente al medesimo partito ma, notoriamente, molto meno sensibile alle tematiche ambientali e conservative.