13 gennaio 2024

Le mail dei fans delusi da Chiara Ferragni. Il ‘Caso Pandori’ arriva a Sanremo

“Noi abbiamo acquistato il pandoro proprio perché la nostra neonata era stata curata dal Regina Margherita e pertanto abbiamo scelto questo pandoro. Non abbiamo lo scontrino ma la foto del dolce”. È una delle tante mail spedite al Codacons.
Sono centinaia i cittadini che si sentono truffati dopo aver acquistato, a prezzo maggiorato.
"Ci sentiamo traditi e truffati”, si legge in un’altra mail che così prosegue: “L’anno scorso abbiamo acquistato un pandoro Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. Nonostante le nostre poche risorse economiche e il prezzo non irrisorio del pandoro, ci sembrava comunque una buona iniziativa per aiutare chi è meno fortunato di noi. Per noi è stata una spesa che abbiamo fatto con il cuore; per questo motivo, sono qui a richiedere un rimborso“. Il ‘Caso Pandoro’ Ferragni poi si è allargato andando, o tornando, all’Ariston…
Gia’ … “Fuori Amadeus da Sanremo", tuona l'associazione di consumatori Codacons che continua a tambureggiare anche contro Chiara Ferragni. Stavolta i pandori griffati non c'entrano. Il nodo del contendere è legato proprio alla scorsa edizione del Festival di Sanremo. "Sul caso della multa da oltre 170mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta realizzata da Amadeus e Chiara Ferragni a Instagram nel corso dell’ultima edizione del festival di Sanremo, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (Assourt) hanno presentato oggi una formale istanza di mediazione presso Adr Center, organismo di mediazione e arbitrato che si occupa della risoluzione delle liti civili e commerciali", comunicano le due associazioni in una nota. La richiesta è diretta: "Con la nostra istanza chiediamo ad Amadeus e Ferragni di risarcire gli utenti per i danni prodotti - spiegano le due associazioni - La sanzione comminata dall’Autorità per le comunicazioni, seppur impugnata dalla Rai dinanzi al Tar del Lazio, ricade sull’azienda, la quale come noto è finanziata dai cittadini attraverso il canone. Al contrario dovrebbero essere il conduttore e l’influencer, autori dell’illecito sanzionato dall’Agcom, a pagare di tasca propria la multa".

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti