4 novembre 2025

Lungo Po, quei cavi elettrici ancora esposti senza protezione. Dopo le numerose segnalazioni, per ora ancora nessun intervento risolutivo per mettere in sicurezza la zona

Ne avevamo scritto lo scorso 23 ottobre raccogliendo le segnalazioni di alcuni lettori sconcertati dallo stato in cui versa il Lungo Po, in particolare nel tratto sotto il ponte per Castelvetro ed ancora più nel dettaglio, preoccupati per la presenza di alcuni cavi penzolanti fino a terra ed esposti senza protezione: si tratta sia di cavi telefonici che elettrici, che vanno ad alimentare illuminazione e segnali luminosi del ponte.

Una situazione dunque di pericolo, che dopo il nostro reportage aveva fatto scattare una prima segnalazione in data 24 ottobre, seguita da una seconda mail il 27 ottobre indirizzata a Comune ed Anas (competente per il ponte), a cui era giunta la risposta che assicurava che "l'ufficio impianti ha attivato l'impresa di pronto intervento per le opportune verifiche/interventi del caso". 

Ad oggi però riceviamo l'ennesima segnalazione corredata da immagini, che la situazione non è cambiata di molto e che l'area non è ancora stata messa in sicurezza: parte dei cavi sono stati tagliati e lasciati a terra mentre l'altro lato è rimasto con cavo deteriorato e penzolante. Insomma, un intervento non risolutorio di sicuro, tanto che Anas è stato nuovamente ricontattato per far presente la situazione e sollecitare un intervento urgente. Ancora una volta.

Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni in merito a questo angolo di Cremona che meriterebbe di essere valorizzato in modo certamente più adeguato e più decoroso, sistemando in primis un impianto che crea una situazione di pericolo e che, oltretutto, non è degno di una città ma sembra uscito da una favela sudamericana, tra graffiti, cavi ed erba alta

Michela Garatti


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