8 marzo 2025

Nasce a Soresina il comitato contro l'impianto a biometano. Sala Gazza ha accolto le proteste dei cittadini che si dicono contrari alla struttura

Da Soresina le parole dei comitato contro l'impianto a biometano emerse nella riunione della scorsa sera:

"Tanto interesse, tanti timori e tanta partecipazione. Basterebbe questo per riassumere la serata organizzata da alcuni cittadini insieme al gruppo consigliare di Rinnova Soresina sulla nuova centrale di biometano. Una sala Gazza strapiena dove grazie agli interventi dei relatori intervenuti, Maria Grazia Bonfante coordinatrice del gruppo "Salviamo il paeseggio" e l’avv. Cristina Mandelli, anticipato dagli interventi di Diego Vairani e Christian di Feo, si è cercato di capire cosa stia accadendo e cosa i cittadini possono fare per impedire che la città subisca potenziali danni da questa nuova centrale. Gli esperti hanno dimostrato come il non coinvolgimento della cittadinanza sin dalle prima fasi del procedimento, dovuto alla incomprensibile condizione di riservatezza posta sull’intero iter, abbia spianato la strada a scelte molto discutibili per la città e la cittadinanza, oltre al fatto che tale condizione non fosse dovuta.

Rischi che vanno all’aumento del traffico al potenziale rischio di essere invasi da odori provenienti dalle aree di stoccaggio delle deiezioni animali usate per l’impianto come confermato in condizioni e impianti analoghi, in altri comuni della nostra provincia. Deiezioni come i 7 milioni di chilogrammi annui (7'000'000kg/anno) di escrementi di pollo e non solo, proveniente dalle province di Brescia e Mantova: nulla dal nostro territorio. Il tutto a 50 metri dalle prime abitazioni e a meno di 250m da un luogo sensibile come l'asilo nido. Il tutto con rilscio in atmosfera di inquinanti che altro non faranno che contiunare a mantenere Soresina nel primato della città più inquinata della Lombardia.

Oltre alla sotenibilità ambientale, discutibili rimangono anche le opere compensative e annesse: filari di alberi per contenere odori e polveri provenienti da trincee di stoccaggio a cielo aperto, coperte da soli teli e una strada privata ad uso pubblico che collegherà l'impianto alla futura tangenziale ancora non appaltata. Insomma, un progetto che per quanto riguarda la città di Soresina fa acqua da tutte le parti e alimenta solo il mulino di chi trarrà vantaggio diretto da questa operazione.

La risposta dei cittadini è chiara: Soresina non vuole questo impianto e tutti i suoi rischi connessi. E la risposta è stata ampia: solo nella serata hanno aderito oltre 50 soggetti tra famiglie e singoli cittadini al fine di creare un comitato che si batta alla realizzazione di tale opera. La strada è probabilmente lunga, ma una cosa è certa: l'unità di tanti cittadini Soresinesi, uniti da un solo obiettivo, indistintamente da idee e appartenenze politiche, farà la differenza. E l'attuale amministrazione non potrà rimanere sorda a queste richieste. Chiunque volesse aderire al comitato, può scrivere una mail a comitatobiometanosoresina@gmail.com"


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