Nostalgia delle onde blu, in Galleria arriva l'installazione che omaggia il fiume Po per la "Rigenerazione Urbana"
Nostalgia, nostalgia canaglia. Nonostante la bocciatura dell'opinione pubblica, la giunta Galimberti è evidentemente rimasta affezionata alle onde blu di Corso Garibaldi. Dopo i totem e gli stendardi con le f al contrario poi raddrizzate, dopo le gallerie Del Corso e Kennedy ridipinte coi murales, ora è la volta di Galleria XXV Aprile. La "Rigenerazione Urbana" del Comune di Cremona transita a debita distanza dal buon gusto e questa volta colpisce la Galleria più amata dai cremonesi. L’architetto Stefano Corbari, che ne ha ideato il progetto di restyling, sottolinea che questo spazio non possa reggere interventi di maquillage leggeri e poco strutturati, limitandosi all’utilizzo di piante al soffitto con le fronde caduche e il loro movimento, che creino dei particolari effetti di luce sul pavimento. Sarebbero ancora da recuperare (come sognava l'Architetto Massimo Terzi) gli affreschi di valore storico dell’artista piacentino Luciano Ricchetti, dedicato all'istituzione dei Fasci di combattimento, e, secondo le ultime ricerche di Rodolfo Bona, ex assessore alle piccole cose del Comune, del modenese Augusto Zoboli, classificatosi al terzo posto ex aequo al Premio Cremona nel 1939, incaricato dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, di decorare l'altra lunetta dell’allora Galleria XXIII Marzo a Cremona, con una grande composizione dedicata a La Previdenza. E invece no. La scelta si è spostata su ben più economiche (ma per niente affatto gratuite) installazioni da appendere ai soffitti. Appena sotto la rete contro i piccioni infatti ci sarà un’installazione sospesa nella parte centrale che vuole ricordare il legame di Cremona con il Po e con i suoi affluenti. Ancora da realizzare anche un diverso arredo ai due ingressi (quello verso corso Campi e su corso Cavour) con piante al soffitto con fronde caduche e l'utilizzo di proiettori che creeranno particolari effetti di luce sul pavimento simulando il movimento delle piante. In attesa delle nuove tende su Palazzo Comunale, il cui intervento (su quelle guaste) era programmato da molto molto tempo, ma che ancora non ha visto la luce, o per meglio dire l'ombra, manca solo il ritorno delle strisce colorate, poi la città sarà finalmente rigenerata a dovere.
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commenti
Damiano
26 giugno 2023 09:12
Hahaha, non imparano proprio mai!
harry
26 giugno 2023 11:04
Chi ben ha cominciato è a metà dell'opera. E adesso la conclude!
Roberto Regonelli
26 giugno 2023 11:55
Altri soldi buttate per delle puttanate!
G.r.
26 giugno 2023 14:14
Nostalgia da parte loro, non di certo da parte della popolazione.. io le avevo così felicemente rimosse dalla memoria prima di questo articolo
Chiari Guido
26 giugno 2023 14:20
Utile sarebbe un gradino supplementare all’ingresso lato Corso Campi…
Mariateresa
26 giugno 2023 14:23
Non riesco proprio a comprendere questa presunta "rigenerazione urbana"; a me sembra un altro intervento che peggiora quanto è già brutto e trascurato.
Dopo i totem, il supermercato in cemento di via Giordano ecc.....ho l'impressione che si sia smarrito un minimo di senso estetico e si continui nonostante le critiche dei cittadini