Padania Acque compie settant’anni. Il gestore unico dell’acqua celebra al Ponchielli l’importante traguardo presentando un’azienda solida e virtuosa. Magia dal trio Fresu-Shirvani-Di Bonaventura
“Era il 28 dicembre del 1953. Quel giorno per volontà di alcuni enti nasceva il Consorzio per l’acqua. Oggi è la più grande impresa pubblica del nostro territorio. Una storia che ha interessato tutti, che interesserà i nostri figli. È per questo che siamo qui questa sera a festeggiare con una serata aperta alla cittadinanza il 70esimo compleanno di Padania Acque. Questa sera vogliamo ringraziare anche le persone che in questi 70 anni si sono presi cura dell’acqua” ha esordito il moderatore della serata Filippo Gilardi che ha subito dato la parola ad Alessandro Lanfranchi, Amministratore Delegato di Padania Acque SpA.
“Quando vai al pozzo a prender l’acqua non dimenticarti di ringraziare chi ha costruito il pozzo” ha aperto Lanfranchi. Il suo intervento ha puntato la propria lente sulla gratitudine verso le donne e gli uomini che ogni giorno rendono grande questa azienda. L’AD ha poi ripercorso storicamente tutti i passaggi che hanno portato l’azienda ad essere quel che è oggi, ovvero il gestore unico dell’acqua. Una dedica speciale a Davide Viola, precedente amministratore di Padania Acque.
Accolto da un applauso anche il messaggio di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’economia e delle finanze. Sono poi intervenuti Mirko Paolo Signoroni, presidente della Provincia di Cremona, Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona e Stefano Allegri, presidente degli industriali.
Focalizzandosi sulla quantità di investimenti interamente destinati al territorio, al fatto che l’azienda non distribuisca gli utili reinvestendo tutto il guadagno in nuovi investimenti.
Il vescovo di Cremona ha ricordato “La Bibbia inizia con l’acqua e termina con l’acqua. Dalla Genesi all’Apocalisse l’acqua è un elemento sempre presente. Sono i nostri Alfa e Omega, all’interno dei quali è la nostra storia.” Ed esprime un monito sul proteggere l’acqua: “La guerra dell’acqua è già iniziata, ci manca solo quella. Facciamo invece la Pace dell’acqua”.
La seconda parte delle celebrazioni è stata aperta dall’intervento del Direttore Generale di Padania Acque Stefano Ottolini che, a partire dall’analisi del contesto idrico nazionale e del valore ambientale ed economico generato dalla risorsa acqua, ha delineato i paradigmi strategici, i modelli industriali e gli investimenti del gestore idrico. Il Direttore Ottolini ha spiegato che la politica industriale della Società si fonda sulla transizione verso una gestione circolare della risorsa e sull’innovazione, due pilastri fondamentali che integreranno un piano d’investimenti di oltre 500 milioni di euro fino al 2043. Investimenti che convergeranno sempre più verso le logiche introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNISSI), di recente emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il quale Padania Acque ha già candidato progetti per opere complessivamente pari a 90 milioni di euro.
Andrea Guerrini, componente del Collegio di ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e Presidente WAREG (European Water Regulators), l'associazione europea dei regolatori dei servizi idrici, haspiegato il ruolo di regolazione per lo sviluppo del Servizio Idrico Integrato. «Il terzo periodo regolatorio si avvia a conclusione e un nuovo metodo tariffario è in corso di definizione. È tempo di bilanci e di programmare il futuro. Accanto ai riconoscimenti tariffari, l’Arera ha sviluppato e sta consolidando meccanismi per migliorare la qualità del servizio attraverso un sistema premi-penalità che mette a confronto i gestori. A novembre sono stati presentati i risultati per il biennio 2020-2021 e Padania Acque si è collocata al secondo posto della classifica italiana dei gestori idrici per la qualità tecnica del servizio. È per me un piacere essere a Cremona in occasione del settantenario di Padania Acque. I risultati raggiunti dal gestore sono testimonianza della bontà delle scelte regolatorie a sostegno della crescita del settore. Un ringraziamento va a tutti i dipendenti che quotidianamente operano per migliore la qualità del servizio idrico».
Tania Tellini, coordinatore del servizio acqua di Utilitalia, ha parlato dell’importanza del sistema nelle sue molteplici sfaccettature tale per cui tutto il Paese raggiunga l’efficienza nella gestione dell’acqua.
Massimo Sertori, Assessore agli Enti Locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia, impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni istituzionali, ha commentato: «Era il 2003 quando è stata varata la legge regionale n.26 sul Servizio Idrico Integrato, una legge innovativa che ha istituito gli ambiti territoriali ottimali e favorito la formazione dei Gestori unici.
Dopo 20 anni, la situazione che si è sviluppata ci ha consegnato una gestione di tipo industriale che ha favorito investimenti e migliorato la qualità del servizio erogato, consentendo inoltre un sostanziale contenimento della tariffa. Di fatto si è passati da una gestione comunale ad una a livello provinciale, che ha generato economie di scala e qualità di servizio. Ora è giunto il momento di fare alcune riflessioni tra Regione, Uffici d’Ambito e Gestori, al fine di valutare la possibilità di una modifica della legge n.26 e quindi addivenire ad un maggior efficientamento dei servizi che, inevitabilmente, dovrà passare attraverso nuovi investimenti. Questa è la sfida del prossimo futuro che insieme dobbiamo condurre e, insieme, potremo vincere con l’immutato obiettivo di offrire un servizio di qualità a costi contenuti per i nostri cittadini».
Il Presidente di Padania Acque, Cristian Chizzoli, ha concluso ponendo l’accento sull’importante risultato conseguito dalla Società che, nella prima rilevazione della Qualità Tecnica del Servizio, effettuata nel 2022 dall’Autorità ARERA, si è classificata prima in Italia. Un riconoscimento straordinario seguito dal secondo posto ottenuto quest’anno, che certifica il Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona tra i migliori a livello nazionale. Il Presidente ha infine rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno scritto la storia del gestore idrico, in particolare le istituzioni locali e i loro rappresentanti, i presidenti e gli amministratori che si sono succeduti alla guida del Consorzio e poi di Padania Acque.
Al termine delle celebrazioni dei 70 anni di storia di Padania Acque, è andato in scena il concerto natalizio “Jazzy Xmas” del trio composto dal celebre trombettista e compositore Paolo Fresu, da Daniele di Bonaventura, tra i più originali e creativi bandoneonisti al mondo, e dalla violoncellista Leila Shirvani, pluripremiata in concorsi nazionali ed internazionali, collaboratrice storica di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi e protagonista di alcuni progetti discografici dell’etichetta discografica di Paolo Fresu.
Il concerto si è aperto con Oh che sarà, brano composto da Chico Buarque, poi tradotto da Ivano Fossati per Fiorella Mannoia.
Poi ha fatto un breve interessantissimo cenno alla celebre El pueblo unido jamás será vencido di Sergio Ortega, premiata con un folto applauso dalla sala. Sono poi iniziati gli effetti speciali con giochi di luci, ritmi.
Fresu ha poi imbracciato il microfono spiegando le ragioni di questo viaggio senza scordarsi ciò che accade attorno nel mondo. Dopo l’ingresso della violoncellista Leila Shirvani il trio ha presentato “Notte de Chelu” (Notte di cielo), brano fra i più conosciuti della tradizione sarda, parte delle Cantones de Nadale composte da Pietro Casu per la novena natalizia nel 1927. Il trio riesce a creare una sonorità mai sentita, il suono del violoncello si intreccia al caldo abbraccio del bandoneon su cui si appoggia il dolce flicorno con un risultato da pelle d’oca. Joy to the world ha dato il la ad una carrellata di carole natalizie facendo prendere alla serata una piega piacevolmente nostalgica che ha evocato gli zampognari durante la notte di Natale che suonano davanti ai presepi. Sa notte profunda, sempre dalle Cantones de Nadale ha permesso un salto tinto di rosso da ritmi incalzanti e da improvvisazioni di grande spessore.
Note di profondo significato quelle di I will be home for Christmas, brano che racconta di una cartolina di Natale di un militare americano in guerra in Vietnam che spera di tornare vivo a casa dai propri cari.
Con Casa Nostra la composizione di una donna iraniana è risuonata sul palco del Ponchielli per una toccante dedica alle libertà e alle artiste iraniane a cui ancora oggi è proibito, tra le altre cose esibirsi in pubblico. Quasi intonato dalla sala l’inconfondibile tema di Adeste Fideles intrecciato fra le note dalla celeberrima orchestrazione di Sir David Willcocks, versione fra le più utilizzate a Westminster.
La serata è stata chiusa con un brano tratto dal nuovo disco in uscita per il quarantesimo anniversario della formazione jazz: Walzer delle Candele, altrimenti conosciuto in Scozia come Auld Lang Syne. La melodia che per gli italiani evoca il “Canto dell’addio” nello scoutismo, oltre manica viene invece cantato per salutare il vecchio anno ed accogliere quello nuovo. Un augurio dai tre musicisti eseguito con trasporto e, naturalmente, seguito da un applauso scrosciante da tutto il teatro. Il trio Fresu-Shrivani-Di Bonaventura ha incantato il pubblico con atmosfere jazz pregne di grande magia. Una festa magnifica quella di Padania Acque, degno coronamento di settant'anni di gestione virtuosa dell'acqua pubblica che promette di proseguire, come espresso dagli auguri del Presidente Chizzoli, dritta fino alle 100 candeline con l'auspicio di ritrovarsi ancora nel magnifico teatro cittadino a celebrare ancora una volta una realtà indissolubilmente radicata nel nostro territorio.
foto Gino Guarneri/Studio B12
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commenti
Michele de Crecchio
12 dicembre 2023 23:32
Se non ricordo male era nato come "Consorzio Acquedotti" per iniziativa di soli quattro piccoli comuni. Sarebbe stato buona cosa citarli.