29 gennaio 2024

Pandino, perseguitava la ex compagna: per lui divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

La mattina del 27 gennaio i Carabinieri della Stazione di Pandino hanno sottoposto un uomo, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la ex compagna che aveva denunciato di essere stata oggetto di atti persecutori. 

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati dalla vittima a metà dicembre scorso ai carabinieri di Pandino, riferendo di avere avuto una relazione di due anni e mezzo con un uomo, storia costellata da momenti altalenanti tra loro, conclusa per volontà della vittima che non intendeva più tollerare condotte persecutorie e moleste che aveva subito fin dall’inizio della relazione, con azioni aggressive tenute dall’ex compagno spesso alterato dal consumo di stupefacenti.

L’uomo, due anni fa, era stato anche colpito da un provvedimento di ammonimento del Questore di Cremona per condotte minacciose e moleste ed era già emersa la sua indole fortemente irascibile e violenta, che lo rendevano particolarmente pericoloso. E, anche dopo il provvedimento di ammonimento, non aveva cambiato condotta, ma tra i due c’era stato un riavvicinamento. Però, continuava il clima di tensione, di paura e di prevaricazione dell’uomo, con conseguente apprensione della vittima, soprattutto per timore di reazioni sconsiderate dell’ex compagno.

La donna ha spiegato che l’ex compagna controllava le sue frequentazioni e il suo utilizzo di piattaforme social, controllandole il telefono ripetutamente e impedendole di vedere le amiche. Sempre molto geloso, l’ha spesso insultata, minacciando anche di dare fuoco alla sua auto con lei all’interno, percuotendola, strattonandola e spintonandola in più occasioni. E quando litigavano, si portava sotto l’abitazione dell’ex compagna, urlando per strada e creando del disagio alla vittima. Alcune volte si era anche presentato sul posto di lavoro della donna per controllare i suoi movimenti e, in una circostanza, le aveva tagliato le gomme dell’auto, arrivando anche a puntarle alla gola un coltello da cucina.Le angherie erano proseguite con una nuova aggressione fisica nell’estate dello scorso anno, motivo per il quale la donna aveva deciso di interrompere la relazione. Ma nel dicembre scorso, ha incontrato la donna che era in auto e l’ha bloccata, insultandola e chiedendole la restituzione dei regali che le aveva fatto, abbassando con la forza un finestrino e impossessandosi di alcuni oggetto che la vittima aveva dentro il veicolo. Dopo quest’ultimo episodio, la vittima, che in passato non si era mai presentata al pronto soccorso per curare le ferite riportate, ha deciso di presentare una querela ai militari di Pandino perché il clima di costante sopruso al quale doveva sottostare aveva creato una situazione incompatibile con le normali condizioni di vita e la vittima aveva anche rappresentato il timore che potesse succedere qualcosa di più grave perché l’ex compagno era incapace di controllare la rabbia, anche tenuto conto del fatto che le condotte violente e minacciose erano in aumento e in costante peggioramento e la situazione era ormai insostenibile. 

I militari hanno avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Hanno raccolto ogni utile informazione utile a delineare la situazione e hanno informato l’autorità giudiziaria.

Tenuto conto della gravità e della ripetitività delle azioni poste in essere, delle percosse, delle molestie, dello stato di malessere, disagio e grave turbamento causato alla vittima, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità della donna, imponendo all’uomodi non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con lei con nessun mezzo, anche applicandogli il braccialetto elettronico al fine di controllare i suoi movimenti. Il provvedimento è stato immediatamente notificato dai Carabinieri di Pandino, competenti per territorio sul luogo di residenza del presunto autore del fatto.


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