Piccioni, sterco, zecche e nidi. E transenne che non servono a nulla. Un fotografo di una rivista americana immortala "la casa dei piccioni" di via Beltrami

Piccioni vivi e morti, sterco, nidi, zecche, rischio di cadute di materiale o di distacco delle imposte che rischiano di volare sulla strada. Tutto questo a cento metri dal Duomo, dal Museo del Violino, dal Comune e a pochi metri da un ristorante. Accade in via Beltrami, la casa dei piccioni, come l'abbiamo ribattezzata da qualche mese. Qualche tempo fa arrivarono anche i vigili del fuoco a mettere in sicurezza il palazzo posando delle transenne per evitare il transito sul marciapiede per rischio di cadute di tegole o imposte o il distacco di materiale dalla facciata. Qualcuno ha pensato bene di spostare le transenne così il transito sotto il palazzo è tornato possibile senza però eliminare però il rischio. In via Beltrami sono passati più volte anche i Vigili Urbani - come raccontano alcuni residenti - ma a nessuno è venuto in mente di ripristinare le transenne riportandole al loro compito originale. Perchè? Qualche anno fa l'immobile venne acquistato da una immobiliare bresciana, sembrava imminente un recupero poi più nulla fino al degrado di oggi. Il regolamento comunale impone il decoro per gli immobili in pieno centro. Perchè nessuno interviene?

Ieri era in città un fotografo americano, John Derew. Con tanto di teleobiettivo sulla macchina fotografica lo abbiamo colto mentre era in zona. Ha raccontato di essere in città per effettuare alcuni scatti per una rivista sulle tre città padane: Mantova, Pavia e Cremona. Ha immortalato la bella vista del palazzo Mina dalla via Beltrami con le trottatoie al centro, la via Cerasa che porta a piazza Marconi e al Museo del Violino poi, incuriosito dal tubare continuo dei piccioni, ha fotografato a lungo lo stato del palazzo al numero 10 e 14. Anche questo farà parte delle bellezze romantiche della nostra città sulla rivista americana?

fotoservizio di Gianpaolo Guarneri (fotostudio B12)