Piscina Comunale, l'ex gestore condannato a risarcire i 5 ex collaboratori assunti con contratto non regolare. La sentenza obbliga Sport Management a pagare 30.000 euro più le spese legali
Il giudice del lavoro ha condannato la Sport Management SSD Spa, ex gestore della piscina comunale di Cremona, per irregolarità nei contratti. Già nel 2019 il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri di Cremona aveva emesso un verbale per diverse posizioni irregolari trovate nell'impianto Cremona. La condanna coinvolge 5 ex collaboratori, seguiti con estrema professionalità dall'avvocato Marta Rossi dello studio Zaffarana di Pavia, per una cifra che si aggira attorno ai 30000€ oltre le spese legali. Analoga sentenza era già stata espressa anche dal tribunale del lavoro di Busto Arsizio, sempre per un lavoratore di Sport Management impiegato presso la piscina Manara; in questo caso la società veronese è stata costretta a risarcire con circa 102000 euro il lavoratore. I ricorrenti hanno contestato i contratti di collaborazione sportiva con cui erano inquadrati per mansioni invece previste e normate dai CCNL di riferimento. In particolare il ruolo di assistente bagnanti è stato ricondotto al CCNL turismo e stabilimenti balneari. Un tema caldo quello dei contratti dei lavoratori, infatti già nel 2019 il comune nell'atto di revoca al gestore aveva sollevato la questione inserendola tra le motivazioni del recesso. Attenzione ai contratti che è andata progressivamente a mancare, tant'è che in un annuncio di lavoro l'attuale gestore Forus, subentrato proprio a Sport Management nella gestione della piscina, cercava personale di assistenza ai bagnanti proponendo una collaborazione sportiva. "Si chiude finalmente una brutta parentesi" dichiarano i lavoratori, " già con l'ispettorato del lavoro era chiara l'incompatibilità tra il contratto sportivo -adatto per gli istruttori di nuoto, di acqua fitness ad esempio- e le mansioni effettivamente svolte in impianto da certe figure. Dispiace che sia mancato il controllo sui contratti applicati dal gestore; nonostante il verbale dei NIL abbiamo continuato a lavorare con il contratto sportivo senza che nessuno del comune intervenisse. L'unico che forse capì davvero la situazione fu il precedente assessore con delega allo sport. Ora speriamo che il Comune ci supporti concretamente nel caso in cui vi fossero difficoltà a recuperare i crediti da Sport Management. Purtroppo dagli annunci che si trovano in rete sembra che la situazione non sia molto cambiata, dispiace perché così si sminuisce la professionalità dei lavoratori e non li si tutela come invece andrebbe fatto"
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commenti
Marco
31 maggio 2024 06:25
Se hanno sbagliato è giusto che paghino .
E adesso controlli a tappeto su badanti in nero,meccanici abusivi nei garage condominiali, babysitter e colf sempre in nero.
È il minimo sindacale.
Mettete vicino alla guardia di Finanza o ai Carabinieri una cassetta dove mettere le segnalazioni.
Vedrete che sorprese, quanti benefici annullati e tasse recuperate.
Manuel
31 maggio 2024 09:35
Stavolta concordo in pieno con Marco!
... e gli affitti in nero?... e le tante illegalità che cambierebbero, represse, la faccia all’Italia?... ma c’è la privacy!
Certo la delazione non è il simbolo di una società matura.
Portesani e Virgilio parlano tanto di sicurezza, ma della piccola, cronica illegalità, zitti e mosca.