18 giugno 2024

Poltroncine d'autore alla Pasticceria Milanese Ebbli di via Cavallotti. Tobia, uno dei due proprietari, ha dipinto a mano tavoli e sedie ispirandosi a grandi opere e alla mitologia greca

Delle vere e proprie opere d'arte quelle realizzate da uno dei proprietari della Pasticceria Ebbli di via Cavallotti. La Pasticceria Milanese è fra i luoghi più caratteristici del centro città, ed è conosciuta per la raffinatezza dei suoi interni, per la qualità dei prodotti dolci e salati e per il costante ammaliante accompagnamento di musica barocca in diffusione. Per le giornate soleggiate, la pasticceria offre un salottino esterno dove si possono gustare le prelibatezze del locale in tutta tranquillità, osservando il passeggio intorno alla Galleria. Proprio in questo spazio aperto, uno dei fratelli Beati, Tobia, ha deciso di decorare personalmente ogni poltroncina dipingendo molteplici soggetti, come già fatto con i dipinti all'interno del grazioso locale in stile neoclassico.

"Sono un autodidatta, ho studiato architettura - spiega Tobia mentre ripassa una delle sue poltrone in cui ha ritratto un Amore del Correggio. - Mi sono ispirato alla mitologia greca, ma anche a opere celebri come un l'Alessandro morente in marmo policromo custodito agli Uffizi, o una Diana rappresentata dal Parmigianino nelle decorazioni della Rocca Sanvitale a Fontanellato."

"Avevamo qui queste poltrone, vent'anni fa ci costarono un occhio della testa. Erano state disegnate da Philippe Starck, queste "Lord Yo". Ora si erano rovinate e ci eravamo decisi a cambiarle, le producevano qui vicino a Caorso, alla Driade. Ci siamo invece convinti a dar loro una nuova vita. Ecco che le abbiamo fatte nuovamente ridipingere di bianco su cui poi ho deciso di raffigurare questi soggetti. Sui tavolini, invece, ho realizzato soli e lune, nello stile che metto usualmente nei miei quadri ad olio." 

Nuova vita quindi per queste eleganti sedute che ora sono delle vere e proprie opere uniche, impossibili da non notare da chiunque passi nel piccolo vicolo del centro. La tecnica pittorica è ancor più incredibile: "Ho utilizzato dei banali pennarelli indelebili su cui poi ho applicato una vernice trasparente protettiva" spiega Tobia. 

I fratelli Beati, dopo avere acquisito la proprietà della pasticceria nel 1987, hanno restaurato anche i bellissimi mobili creati dal famoso ebanista Luigi Guastalli per l'allora Pasticceria Bignami. E' necessario ricordare che la Pasticceria inizialmente non si trovava lì, bensì in via Gramsci dove ora ci sono le banche. Nei locali dove ora c'è Ebbli vi era invece una graziosa forneria, funzionante fino agli anni '30 quando Ermete Hebbli (di origine ebrea proveniente dall'Austria) acquistò l'attività trasformandola in una Pasticceria dopo aver fatto alcuni anni a Milano. Rimossa l'"H" dal cognome per evidenti motivi, la Pasticceria faceva prevalentemente da biscotteria durante la settimana. Nel fine settimana invece sfornava delle meravigliose creme cotte con frolla, cannoncini con crema pasticcera e meringhe. "La storica ricetta della frolla, peraltro, è quella che usiamo ancora oggi per le nostre torte e i nostri pasticcini." racconta Beati. L'attività, alla morte di Ermete, passò alle due figlie che poi nel 1987 hanno venduto ai fratelli Beati. 

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

 

Loris Braga


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commenti


Michele de Crecchio

19 giugno 2024 00:10

Anche l'ottimo Tobia fu, a suo tempo, mio ottimo allievo. Tra i miei più graditi ricordi di scuola conservo gelosamente un suo divertente disegno a china nel quale mi seppe magistralmente rappresentare in adorazione di una graziosa allieva, sullo sfondo di un monumentale "Torrazzo"!