Porta Mosa, continua l'abbandono dell'antica porta medievale. Pietre che cadono, piante morte, bivacchi. Le foto e le segnalazioni dei residenti
Ancora sporcizia, resti di bivacchi notturni, pietre che cadono (alcune nella vicina area sgambatura cani), scritte con spray, tre piante nuove messe a dimora e inerisabilmente morte perchè nessuno le ha innaffiate. Porta Mosa, un pezzo di storia cremonese di cui nessuno vuole farsi carico. Persino un foglio scritto a mano per illustrare (tratto dal Manini e da R. Caccialanza) cosa rappresentano quelle antiche mura. Neppure un tabellone con il disegno delle mura di Cremona per spiegare ai pochi turisti che si avventurano fin quaggiù cosa significavano le possenti opere di difesa della città antica, il ruolo del fiume e altro. A denunciare per l'ennesima volta lo stato di questo sfortunato monumento (su cui è stato perfino permesso l'affaccio di un condominio) sono ancora una volta i residenti che ci hanno inviato la documentazione fotografica. Evidentemente la tutela interessa più ai cittadini che a chi ci amministra.
Tra l'altro questo è uno dei pochi polmoni verdi della zona di via Santa Maria in Betlem-via Pedone-via Cadore-via Giordano. Al di là del valore storico è pur sempre un parco cittadino dove cercare un po' di fresco, passeggiare e giocare ed è perdipiù pieno di storia: è infatti l'unica porta rimasta in piedi e, con il complesso che si sta recuperando nell'ex Snum, l'esempio di com'erano le antiche difese della nostra città. Addirittura, come da anni segnalano i residenti in via Gaspare Pedone, ci sono ladri di pietre che si portano via quel bottino storico a portata di mano. Il risultato visibile a tutti è che il muro si sta progressivamente abbassando e bucando poco prima dell'accesso. Eppure, a partire dal nome (lo deve alla zona bassa e acquitrinosa in cui si trovava) è questo un prezioso monumento storico, l'ultima porta esistente a Cremona ed è già ricordata fin dal 1270. Fu più volte chiusa e riaperta a seconda delle bizze del fiume e dalle necessità di difesa. Scampata per miracolo alle demolizioni del XIX secolo (che hanno devastato le grandi mura della città lasciandone intravedere solo qualche pezzo) è da sempre allo stato di rudere anche se si vedono chiaramente le tracce della porta medievale sormontata da una torre e dell'ampliamento successivo e persino i resti di un mulino abbattuto nel XVIII secolo.
Eppure più volte si è discusso di recuperare questo spazio di 6.500 metri compreso tra via Pedone, via Genala e via Giordano. Dal 1999 è diventato giardino scolastico (?) e inaugurato dalla Giunta Bodini in occasione dell’iniziativa ‘Cremona Bambini’ come spazio “fruibile dalle scuole per attività motorie all’aperto, giochi, attività didattiche, feste anche in orario extrascolastico”. Sempre in quell’anno è stato setting d’eccezione della rassegna delle scuole di danza cittadine organizzata dal Teatro Ponchielli ed è stato inserito nel circuito botanico della città curato dal Museo di Storia Naturale. Poi ancora degrado, tanto è vero che durante la Giunta Corada fu a lungo chiuso prima di essere riaperto senza restauri e destinazione.
Nel 2011 fu una mozione (bocciata) dell'ex consigliere comuale di Italia dei Valori Schifano a riportare l'attenzione su quel che resta di porta Mosa durante la giunta Perri.
Poi i concerti (con le ovvie polemiche dei residenti) e poco altro. Adesso servirebbe un progetto di restauro e riqualificazione completa. Perchè non restaurarlo e farne un parco per bambini a tema (Cremona è una delle poche città a non avere un vasto spazio dedicato solo ai bambini ma solo frammenti di verde - tra l'altro con giochi sporchi e mal tenuti)? Giochi studiati ad hoc (a tema musicale viste la caratteristiche della città o storico con castelli e cavalli in legno come fatto in altri centri) e chiusura dopo il tramonto per preservarlo da vandali e cattive frequentazioni?
Le foto inviate dai residenti. Il cartello con la storia scritta a mano, le piante secche, il degrado e le pietre che cadono
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commenti
claudio
5 agosto 2023 17:31
E' una vergogna!!!!!!!!!!!!! Sono anni che se ne parla, ma le cose restano intatte. Tolgano almeno i cartelli stradali che indicano come "sito storico" il baluardo. Intanto, perche' non pulire dall'edera che la copre la parte che dà su Via del Giordano e riparare quella intaccata dalla pianta di fico in Via Gaspare Pedone...
Ho l'impressione che il Torrione di Via Ghinaglia abbia maggior attenzione.
Tralascio l'aspetto paesaggistico e urbanistico dell'intera zona, basta fare cenno ai condomini costruiti a ridosso e l' "attuale vergogna dell'erigendo supermercato..." sarebbe un discorso che mi vede impreparato.
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Filippo
7 agosto 2023 09:01
E pensare che c'è tanta gente con le mani in mano che non fanno niente tutto il giorno, salvo riempirsi la pancia