Raddoppio ferroviario Piadena-Cremona-Codogno, le richieste degli ambientalisti alla Commissaria De Gregorio
In Sala Maffei a Cremona gli Stati generali Clima Ambiente Salute erano presenti con una propria delegazione all'avvio del dibattito pubblico sul raddoppio ferroviario previsto per il tratto Piadena-Cremona-Codogno.
La delegazione era composta da Marco Pezzoni, Anna Maramotti, Cesare Vacchelli, Ezio Corradi, Michele Arisi. Depositato anche un primo documento sottoscritto da molte associazioni ambientaliste del territorio. Nel dibattito sono intervenuti numerosi sindaci interessati a risolvere criticità dovute all'impatto che l'infrastruttura avrà sulle loro comunità.
Per gli Stati generali è intervenuto Cesare Vacchelli per spiegare le osservazioni e per porre alcuni quesiti. Il primo quesito, a cui la Commissaria Straordinaria De Gregorio ha confermato che risponderà nel dettaglio, per conoscere a quanto ammonta la maggiorazione dei costi del progetto ferroviario per il fatto che ha dovuto tenere conto, nel tratto da Cremona a Mantova, della presenza in adiacenza del progetto autostradale della Cremona a Mantova.
Il secondo quesito per conoscere le motivazioni della scelta progettuale che al momento vede la realizzazione del tratto da Piadena a Cremona in variante, cioè con la realizzazione del doppio binario a distanza di circa 20 metri dall'attuale binario, che durante la fase realizzativa verrà mantenuto in esercizio. Scelta quest’ultima alternativa all'utilizzo del sedime del secondo binario a fianco del principale e previsto dal 1870 a fianco dell'attuale.
Ecco il documento presentato:
1. Pur condividendo gli obiettivi dichiarati dal presente progetto si chiede che in fase di progettazione definitiva vengano adottate le migliori soluzioni progettuali atte a ridurre l’impatto ambientale ed il consumo di suolo, in particolare per quanto riguarda le opere viabilistiche necessarie alla ricucitura della viabilità in seguito alla soppressione dei PL;
2. Considerato che il “Lotto 1 tratta Codogno – Cavatigozzi” verrà realizzato mediante il raddoppio in stretto affiancamento da eseguirsi in interruzione prolungata di esercizio ferroviario, si chiede che venga garantito un efficiente servizio sostitutivo del trasporto ferroviario, che con il coinvolgimento ed il confronto, attuati per tempo, delle istituzioni, dei cittadini e dei comitati dei pendolari, sia in grado di ridurre al minimo il disagio derivante dall’interruzione della linea ferroviaria;
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Dato atto inoltre che la progettazione del raddoppio ferroviario della linea Codogno- Mantova, nel tratto da Cremona a Mantova, ha dovuto tener conto della presenza in adiacenza del progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, derivante dallo studio “Progetto Definitivo, Autostrada Regionale, Integrazione del Sistema Transpadano, Direttrice Cremona Mantova, Tratto Cremona Mantova Sud”, e che ciò ne ha condizionato pesantemente lo sviluppo, allungandone i tempi, facendone lievitare i costi e costringendo a realizzare manufatti molto più impattanti per poter sovrappassare entrambe le infrastrutture.
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Tenuto conto che i sottoscritti comitati e associazioni ambientaliste hanno in più occasioni chiesto a Regione Lombardia la cancellazione dagli atti di programmazione regionale del suddetto progetto autostradale, in quanto:
- al “tavolo regionale delle infrastrutture” del 30 luglio 2019, è stata certificata la bocciatura del progetto del Concessionario e l'impossibilità di proseguire con l'attuale concessione, poiché:
- necessitava (nel 2019) di un contributo regionale a fondo perduto di 500Mln di euro;
- non bancabile sotto tutti i profili richiesti dalmercato;
- per tariffe applicate all’utenza troppo elevate;
- costi di gestione elevati;
- piano economico e finanziario non sostenibile dal punto di vista finanziario e reddituale;
- il mancato finanziamento governativo del Ti-Bre e l'assenza di atti formali che ne prevedano la realizzazione, che lasciano con il "buco", non solo finanziario, la Cr-Mn nel tratto comune di 8,5 km da Calvatone a Marcaria;
- il fallimento delle trattative con alcunifondi di investimento che avevano inizialmente manifestato un interesse ad investire sulla Cr-Mn;
- l'operazione di acquisizione da parte di Regione Lombardia del progetto preliminare e di quello definitivo dell'autostrada Cr-Mn, è ora impantanata in un lungo e articolato percorso giudiziario, avviato dalla concessionaria Stradivaria spa, che risulta in netto contrasto con l’ipotesi iniziale di risoluzione consensuale del contratto di concessione, e nel quale Aria spa, ovvero Regione Lombardia, ha chiestoal giudice: “.. di dichiarare la risoluzione della Convenzione stipulata il 3.12.2007 tra Aria Spa e Stradivaria S.p.a. per grave inadempimento di Stradivaria Spa...” si chiede che venga sostenuta questa richiesta al fine di rendere meno impattante e meno costoso l’intervento di raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Mantova, almeno nel tratto da Cremona a Piadena;
5. Vista inoltre la necessità sempre più urgente di migliorare i collegamenti viabilistici di questa parte di territorio della Lombardia e in particolare quello tra le città di Cremona e Mantova, con particolare riferimento alla strada statale 10 i cui flussi di traffico giornalieri pur non avendo subito un sostanziale incremento quantitativo hanno visto aumentare invece la percentuale di traffico pesante. Considerato che a migliorare la fluidità di traffico e l'aspetto della sicurezza sulla SS10 contribuiranno sicuramente la realizzazione del raddoppio ferroviario Mantova-Codogno, nonché l’auspicato potenziamento della linea ferroviaria Parma-Piadena-Ghedi, si chiede che venga dato impulso alla altrettanto auspicabile realizzazione dei seguenti e previsti raccordi ferroviari:
- dallo stabilimento della ditta Marcegaglia spa di Gazoldo degli Ippoliti alla stazione di Castellucchio;
- dalla stazione di Casalmaggiore allo stabilimento della ditta Marcegaglia spa, sito in fregio alla linea ferroviaria Pr-Bs;
6. Si sottolinea infine la necessità già rappresentata di salvaguardare, in occasione dei lavori di raddoppio della linea Codogno-Mantova, nel tratto Piadena-Mantova, la possibilità di realizzare, in stazione a Piadena, il collegamento tra la linea Parma-Piadena con la linea Piadena-Mantova, attraverso apposito e idoneo raccordo ferroviario, di cui si allega schema esplicativo.
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commenti
Marco Pezzoni
16 dicembre 2023 07:52
Ancora oggi tocca a noi associazioni far emergere le contraddizioni di un sistema mai emancipato da interessi privati anche quando compie scelte giuste.