14 agosto 2024

Regione Lombardia, due bandi da 2,5 milioni di euro a sostegno di pioppicoltura e arboricoltura. Assessore Beduschi: 'Misure utili contro i cambiamenti climatici, per l'ambiente e il paesaggio

A sostegno della pioppicoltura e dell'arboricoltura, lo scorso 24 luglio Regione Lombardia ha aperto due bandi della dotazione complessiva di 2,5 milioni di euro. Nello specifico, all'interno delle azioni di sostegno a pioppicoltura e arboricoltura da legno, i finanziamenti saranno destinati a progetti che prevedano la realizzazione di impianti su superfici agricole (dotazione di 2 milioni di euro) e non agricole (500.000 euro). Lo ricorda l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi.

"Gli interventi oggetto dei bandi aperti - afferma l'assessore Beduschi – puntano a sostenere, concretamente, un settore importante per l'economia lombarda capace di contribuire al contrasto degli effetti del cambiamento climatico, permettendo l'assorbimento nelle biomasse legnose e nel suolo del carbonio atmosferico. Si tratta infatti di due bandi che non solo contrastano l'inquinamento, azione importante, ma aumentano anche la biodiversità. Il complesso degli interventi, una volta realizzati, migliorerà il paesaggio e contribuirà a valorizzare la filiera del legno che in Lombardia, regione capitale mondiale del design e del mobile, ha grandissime potenzialità e margini di ulteriore crescita".

Il riferimento per i due bandi è rappresentato dal Complemento per lo Sviluppo Rurale della PAC 2023-2027. In particolare, la misura SRD05 è dedicata agli impianti di pioppicoltura e di arboricoltura su superfici agricole, mentre la misura SRD10 è dedicata agli impianti su superfici non agricole. Regione Lombardia ricorda che possono presentare domanda, attraverso il portale regionale dedicato ai bandi, i proprietari e i conduttori di terreni agricoli e non agricoli. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata, come ultimo giorno, al 31 ottobre 2024. 


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commenti


Daniro

18 agosto 2024 06:36

Per migliorare ambiente, e ce ne sarebbe un gran bisogno, e paesaggio servono boschi stabili ben gestiti in grado di assorbire Co2 nel tempo e non pioppeti industriali che una volta disboscati la rilasciano. Ok dare contributi per l'arboricoltura ma diciamo le cose come stanno. Sopratutto nelle aree golenali del Po andrebbero ricostititi i boschi planiziali, così si migliorerebbe ambiente e paesaggio.

Manuel

18 agosto 2024 10:43

Hanno scomodato il governo (Coldiretti) per tutelare la pioppicoltura locale... e, magari, riuscire a sabotare totalmente e definitivamente la rinaturalizzazione (parziale) della golena padana.
Se qualche consigliere comunale, provinciale, si facesse carico di identificare i lotti dedicati a tale coltura, si potrebbe pure comprendere se le concessioni pubbliche beneficino attori locali o imprese esterne.

Daniro

19 agosto 2024 12:56

È proprio così. I concessionari dei beni pubblici sono una lobby intoccabile e appunto lo dimostra la retromarcia sul piano di Rinaturazione del Pnrr. E nessuno fiata. Adbpo, Aipo, Comuni, Provincie, MabUnesco Po Grande, Contratto di Fiume della media valle del Po, che fanno per migliorare ambiente e paesaggio? Nulla