28 gennaio 2024

Roggia Archetta e Menasciutto nel Parco del Serio: liquami e morìa di pesci. Monaci: “Gesto imperdonabile”

Approfittando della nebbia caratteristica di questo periodo, la scorsa notte un massiccio sversamento di liquame probabilmente proveniente da qualche allevamento della zona ha interessato la Roggia Archetta e Menasciutto.
Alle 8 di questa mattina i cittadini di via Brescia a san Bernardino preoccupati per i cattivi odori e per il colore marrone delle acque della roggia, mi hanno contattato – dice il presidente del Parco del Serio, Basilio Monaci ed io ho allertato le nostre Guardie Ecologiche Volontarie, i volontari della Fipsas Cremona, la Polizia Locale, la Polizia Provinciale e l’Arpa”.
Risalendo il corso delle rogge, probabilmente lo sversamento potrebbe essere circoscritto nell’area a nord di Ricengo, ma i rilievi sono ancora in corso.
“Siamo rimasti tutti veramente allibiti per il grave danno inferto alla fauna ittica e ai numerosi pesci che non hanno retto all’elevata concentrazione di liquame, che combinata alla poca acqua presente nella roggia, ha tolto completamente l’ossigeno ai esci”, prosegue il presidente Monaci, il quale ricorda come in questo periodo c’è il divieto assoluto di spandimento dei liquami zootecnici.
Per il presidente Monaci si tratta di un gesto imperdonabile da parte di qualche allevamento della zona: “Ringrazio tutti per la segnalazione, la Fipsas, la GEV Gianluca Limenta ed in particolare, ringrazio per la celerità e l’impegno la Polizia Provinciale, che sta procedendo agli opportuni controlli nelle aziende  della zona”.


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commenti


Primo Luigi Pistoni

28 gennaio 2024 17:30

BASTARDI

Marco Pelloni

28 gennaio 2024 17:42

Mancanza di controlli e qualche produttore disonesto, ed ecco il disastro...

Manuel

28 gennaio 2024 20:40

Ciclica consuetudine che, con tutta evidenza, si perpetua causa tolleranza da parte delle autorità e assenza di severe punizioni.
PS: sarebbe interessante capire se tale scempio possa rientrare nel reato di disastro ambientale.

Daniro

29 gennaio 2024 06:48

E questi sarebbero i custodi dell'ambiente. Poi protestano contro le regole europee per limitare gli allevamenti intensivi e migliorare la biodiversita'.

Manuel

29 gennaio 2024 20:58

Non protestano per la PAC!
Nel marasma dei movimenti agricoli di protesta circolanti per l’Europa, la questione chiave, alla fine, verterà (indirizzata dai soliti volponi di categoria, almeno sperano) sulla possibilità di incrementare i sostegni al settore... a fondo perduto!