21 dicembre 2022

Scritte di solidarietà con l'anarchico Cospito in vicolo Pertusio denunciati due uomini e due donne dopo le indagini della Digos

Al termine delle indagini, durate alcuni giorni, la Digos, diretta dal Commissario Capo Dr. Gianluca EPICOCO, ha indagato in concorso tra loro per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, di cui all’art. 639 del Codice Penale, quattro persone, due uomini e due donne, tutti giovani in qualche modo contigui all’area anarchica. Come si ricorderà nei giorni scorsi erano state tracciate alcune scritte in Vicolo Pertusio in solidarietà al noto anarchico pescarese Alfredo COSPITO,  in carcere in regime di 41 bis e detenuto da oltre 10 anni nel carcere di Bancali, a Sassari, dopo essere stato condannato per la gambizzazione dell'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, nel 2012, rivendicato dalla sigla Nucleo Olga Fai-Fri, Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale e per aver piazzato due ordigni a basso potenziale nei pressi della Scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 2006.

Le indagini, partite già dal giorno successivo al rilevamento delle scritte e alla conseguente denuncia sporta dai proprietari degli immobili interessati, hanno permesso innanzitutto di stabilire come si tratti in realtà di due episodi separati, posti in essere sempre dallo stesso gruppo, ma in due serate successive.

In particolare, nella tarda serata tra il 6 ed il 7 dicembre, a cavallo della mezzanotte, tre individui, due uomini e una donna, provenienti da Piazza Roma hanno imboccato Via Solferino e, giunti all’incrocio con Vicolo Pertusio, mentre due di loro si sono preoccupati di fare da “palo”, il terzo ha tracciato la scritta in solidarietà di Cospito: “ALFREDO LIBERO, NON MORTO 41 BIS=TORTURA” utilizzando una bomboletta di vernice spray di colore nero. I tre si sono poi allontanati rientrando verso Piazza Roma. 

Nella serata successiva, sempre gli stessi tre soggetti, ai quali si è unita un’altra ragazza, sempre a cavallo della mezzanotte fra il 7 e l’8 dicembre, dopo essersi ritrovati ed aver stazionato in centro, si sono recati nuovamente in vicolo Pertusio dove una delle ragazze ha imbrattato il muro di uno stabile scrivendo con un pennarello nero indelebile la scritta: “LO SAPEVI CHE DIO E’ MORTO?”. I quattro si sono poi allontanati lasciando la zona.

Il personale della DIGOS ha provveduto, immediatamente dopo il fatto, a esaminare in maniera meticolosa, fra le altre cose, anche le immagini della videosorveglianza cittadina sia pubblica che privata che, abbinate alla perfetta conoscenza degli ambienti d’area cittadini e dei soggetti che ne fanno parte, ha permesso in breve tempo di dare un volto e un nome agli autori dei reati che sono poi stati tutti denunciati in concorso fra loro.   


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