Sergej Krylov nuovo Cittadino Onorario di Cremona. La cerimonia prima del grande concerto con la Lithuanian Chamber Orchestra. Ovazione per il violinista
Una serata colma di emozioni quella avvenuta all'Auditorium del Museo del Violino di Cremona. In una sala gremita il violinista di origini russe (ma cremonese ormai dall'89) Sergej Krylov ha ricevuto dal primo cittadino di Cremona Gianluca Galimberti e dal presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti la Cittadinanza Onoraria "Per essere stato, con il suo talento straordinario unito alla sua passione per la musica, una testimonianza vivente della nostra città nel mondo", si legge sulla pergamena consegnata all'artista. Commosso, Krylov ha desiderato dedicare questa onorificenza alla mamma Ludmilla presente in sala e al padre, non più in vita, utilizzando per il concerto proprio il violino realizzato da lui nel 1993.
È stato poi il momento di lasciar voce alla musica. Ecco che la Lithuanian Chamber Orchestra, sotto la direzione di Krylov, ha dato il "La" al "Krylov Violin Project 2023".
Primo brano in programma è stato il Divertimento per orchestra Sz.113 BB.118 di Béla Bartok, che ha visto il violinista "armato" di bacchetta condurre con vigore e precisione le difficili pagine del compositore ungherese. È giunto poi il momento di imbracciare il violino e di dedicarsi a Johann Sebastian Bach, con il Concerto in la minore per violino e orchestra BWV 1041. Krylov ha proposto un'esecuzione quadrata, con grande cura delle dinamiche e particolare attenzione alla prassi esecutiva. A chiudere la serata Un omaggio a Ezio Bosso, con il Concerto per violino n. 1 “ESOCONCERTO” per violino, archi e timpani. Krylov ha condotto questo brano contemporaneo con gusto e decisione, mostrando la sua usuale tecnica straordinaria e guadagnando un'ovazione appena terminata l'ultima nota. Il violinista riesce ogni volta a confermare il suo vulcanico talento, passando attraverso tre epoche musicali diverse senza batter ciglio e dimostrando di essere convincente in ciascuno dei tre approcci. L'artista residente ha dovuto quindi cedere alla scrosciante richiesta di bis proponendo un altro brano di Bosso ed una delle Romanian Folk Dances di Bartók. Dalla sala cori di "Bravo!" si sono sovrapposti agli applausi del pubblico in piedi, vera dimostrazione di quanto il cremonesissimo maestro Krylov sia amato e seguito dai suoi concittadini quasi come fosse una vera "Rockstar". E forse, in un certo senso, lo è proprio.
Foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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commenti
enzo rangognini
12 novembre 2023 10:14
Complimenti a Krylov che la cittadinanza cremonese se l'è ampiamente guadagnata con più di trent'anni di onorata attività fra noi. Per lui solo una perplessità: perché nell' assemblare il programma per il concerto di iersera non ha trovato modo di inserire un brano tolto dalla sterminata produzione musicale russa, da Ciaikovskij a Sostakovic? O forse ne è stato impedito dalle sanzioni culturali imposte all'Occidente dall'istrione ucraino...
Manuel
12 novembre 2023 10:47
Mi aggiungo. Giustappunto che l’artista in oggetto risulti russo di nascita: ha fatto penitenza? Ha ripudiato l’insalubre suolo delle sue origini? Ha deplorato la politica e l’arroganza del presidente Putin?
Se questo viatico non è stato (non sarà velocemente) esperito, l’Occidente tutto si infurierà e Cremona rischierà la fine di Gaza.
Antonio
12 novembre 2023 17:27
Istrione Ucraino, ricordo a lei e a tutti quelli come lei che c’è un paese la Russia, che ne ha invaso un altro senza motivo se non per la voglia imperialista di un pazzo criminale. Invasione che ha portato 3,5 milioni di sfollati, decine di migliaia di morti di cui più di 500 bambini. Quindi riflettere prima di scrivere stupidaggini non farebbe male, sempre che lei ci riesca…
enzo
13 novembre 2023 09:36
All'Antonio ricordo soltanto il nostro Andrea Rocchelli, fotoreporter ventottenne ucciso a freddo ai margini del Donbass da un colpo di mortaio sparato da un reparto di entusiasti volontari dell'istrione il 24 maggio 2014 a caccia di ucraini di lingua russa. Tra pochi mesi saranno 10 anni dalla sua morte.