Soncino il PopBorgo d’Italia che ha sedotto registi, autori e attori di tutto il mondo
Allora, Italy ProGuide è il primo sito italiano dedicato interamente alla figura professionale della Guida Turistica Autorizzata! Ed è uno spazio qualificato, in cui solo se si è guide turistiche abilitate è possibile pubblicare articoli e interagire con il pubblico.
Ebbene, su questo interessantissimo spazio web, Silvia Merico ha dedicato un bellissimo capitolo, tutto a sfondo cinematografico, a Soncino, PopBorgo tra i più belli, misteriosi, storici, romantici, artistici, sensuali e mistici d’Italia. Eccone una parte…
‘Spesso i luoghi (dove si sono girati film o fiction, ndr) sono immediatamente riconoscibili, come nel caso di Ladyhawke, girato nel 1985 da Richard Donner anche a Soncino (Cremona); alcune scene hanno come sfondo la Rocca, luogo che ha vissuto storie di guerre e di difese, di fortificazioni, di torrioni, di cortine murarie ben conservate e fa egregiamente da sfondo a tale film storico dalla trama visionaria e appassionante.
Riprese lente e godibili descrivono bene il rivellino, struttura fortificata con ingresso anticamente mobile e attualmente saldato da travi di ferro e massicce tavole di legno. Fu ricostruito insieme al Ponte di soccorso alla fine del XIX secolo da Luca Beltrami, che diresse i lavori di recupero dell’intero complesso.
La Rocca sforzesca di Soncino (1473) è una delle architetture castellane meglio conservate della Lombardia. La sua edificazione ha inglobato in parte le mura urbiche, di cui ha utilizzato il torrione cilindrico per fondare la torre a sud-ovest a pianta circolare (le altre tre sono a pianta quadrata). All’interno la rocca rivela ancora il fascino antico della piazzaforte; era protetta da un fossato, che sul lato occidentale era sempre inondato (nel film un giovanissimo Matthew Broderick ci finisce pure dentro).
Si conservano ancora i resti della chiusa che permetteva di allagare anche il lato meridionale e sono visibili le tracce del pontile che consentiva la fuga in caso di attacco nemico. Sul medesimo lato vi è l’unica apertura del forte verso la campagna che permetteva l’accesso a chi giungeva da fuori, questo ponte è tornato in parte levatoio grazie al ripristino del 1975 quando qui sono state girate alcune scene del ‘Marco Visconti’ di Anton Giulio Majano, una delle prime fiction della Rai.
Ambientazione più fosca e meno riconoscibile, ma sempre riconducibile a Soncino, presenta invece ‘Il mestiere delle armi’ di Ermanno Olmi del 2001’.
Tornando a Ladyhawke, beh è giusto sottolineare, ripescandola da Comingsoon.it, la trama, che è la seguente: ’ film fantasy del 1985 diretto da Richard Donner, ambientato in un borgo fortificato del Medio Evo francese, ove ha la sua corte un vescovo-signore. Ma è un uomo dall'animo malvagio e corrotto. Invaghitosi di Isabella d'Angiò (Michelle Pfeiffer), la fidanzata del capo delle guardie Etienne Navarre (Rutger Hauer), colpisce la giovane e bella coppia con la sua maledizione. Così Etienne è condannato ad andarsene ramingo ed ogni notte a trasformarsi in lupo, mentre la donna lo segue: ma sarà tale solo di notte anche lei, mentre di giorno non è che un falco, aggrappato al pugno dell'amato. Durante una delle sue malinconiche peregrinazioni, il cavaliere incontra Philippe (Matthew Broderick), detto "il topo", un ladruncolo evaso dalle segrete del castello vescovile e lo salva dagli armigeri, che cercano lui e Etienne stesso con il suo prezioso falcone. Il ragazzo gli si affeziona, viaggia con lui ed un giorno accompagna Isabella dal monaco Imperius, perché il falcone è stato ferito da una freccia e solo il monaco, ubriacone, mezzo mago ma saggio e che vive isolato tra i ruderi di un antico maniero, può salvarla dalla morte’.
Ecco ora, scritta da Federico Gironi per Comigsoon.it, un’informata critica su questo lungometraggio in salsa soncinese…
‘Nello stesso anno in cui gira lo spielberghiano I Goonies, e due prima di dare il via alla fortunata serie d'azione di Arma letale, Richard Donner è in Italia per girare una fiaba fantasy destinata a diventare un altro cult movie: Ladyhawke. Splendide location, la fotografia di Vittorio Storato che cattura la luce dell'alba e del crepuscolo, un cast sulla carta improbabile ma perfetto composto da Matthew Broderick, Rutger Hauer e una bellissima Michelle Pfeiffer. Un film tutto giocato sulla compresenza degli opposti, tra giorno e notte, realismo e magia, tradizione e avanguardismo, dove domina sull'azione e l'avventura una linea narrativa ultra-romantica che lo rende eterno’.
Per chiudere la storia su, per così dire, il lato da set (per film, cortometraggi, pubblicità) del PopBorgo soncinese, beh è impossibile non ricordare la dissacrante versione, del gustoso, divertente e premiante Trio composto da Anna Marchesini, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, di uno dei grandi classici della letteratura italiana: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, che tenne incollati davanti alla televisione ben 14 milioni telespettatori.
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