19 maggio 2024

Sosta: si può fare peggio di così? Forza Italia all'attacco con un dossier in otto capitoli sui fallimenti del Comune in tema di parcheggi

Forza Italia ha preparato un cospicuo dossier su tutti i buchi e gli errori compiuti dall'Amministrazione comunale negli ultimi dieci anni sulla gestione della sosta. Un vero e proprio disastro a detta dei tre consiglieri di Forza Italia Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi.  

"La sosta in città costituisce una delle attività per le quali la Giunta Galimberti-Virgilio ha dimostrato improvvisazione, inadeguatezza e mancanza di visione. - dicono i tre consiglieri comunali di Forza Italia - Ecco la storia, in otto capitoli, di un fallimento politico e amministrativo".

1 - Due gestori della Sosta

Dopo 10 anni di promesse di unificare la gestione della sosta, a Cremona esistono ancora 2 gestori: AEM e Saba, che si dividono la gestione dei parcheggi a raso e in struttura.

Nel novembre 2018 la Giunta Galimberti-Virgilio ha deliberato di recedere dal contratto di concessione del Park di piazza Marconi, stipulato dalla giunta di centrosinistra guidata da Paolo Bodini, ma non ha avuto il coraggio e la determinazione di dare esecuzione a quell’indirizzo assunto, dando prova di debolezza e confusione, fattori negativi in qualsiasi trattativa, specialmente se l’interlocutore è una multinazionale. La Giunta Comunale, con la scusa della riservatezza, non ha mai reso noto lo stato di attuazione del contratto e della relativa risoluzione con Saba. Non è nota l’esatta entità dei potenziali esborsi milionari che la prossima amministrazione si troverà ad affrontare al buio. Le recenti comunicazioni dell’assessore Pasquali al Consiglio Comunale sono state la cronaca, molto parziale, di una sostanziale inazione ed un pilatesco scaricabarile alla prossima amministrazione.

2 - Assenza di un Piano della sosta

Cremona non ha un Piano della Sosta, cioè non si è dotata di uno strumento strategico indispensabile per assumere decisioni secondo criteri tecnici, scientifici ed economici, nonostante siano stati spesi decine di migliaia di euro in consulenze (es. Politecnico) chiuse nei cassetti dell’assessorato e mai realmente condivise con il Consiglio Comunale e tantomeno con la cittadinanza.

L’assenza di tale strumento è la principale ragione di una serie di scelte disorganiche e irrazionali effettuate dalla Giunta Galimberti-Virgilio.

3 - Assenza di una politica tariffaria unitaria e di strumenti tecnologici moderni.

Mancando un Piano della Sosta e permanendo due diversi gestori della sosta in città, il Comune di Cremona non è in grado di definire una politica tariffaria unitaria e razionale. Le tariffe applicate da Saba sono diverse da quelle applicate da AEM in quanto le prime devono comprendere la remunerazione degli investimenti eseguiti dalla società realizzatrice del parcheggio di piazza Marconi. Il Comune non dispone neppure di un’app, presente in tante altre città, per poter prenotare la sosta o semplicemente per verificare la disponibilità di posti liberi in struttura, servizio che eviterebbe lunghe e inutili peregrinazioni nelle vie cittadine.

4 - Più 300 posti a pagamento solo per fare cassa.

Le scelte assunte in questi anni in materia di sosta a pagamento sono state dettate esclusivamente dalla necessità del Comune di Cremona di fare cassa.

È il caso dei 55 stalli blu trasformati nel 2020 in Via Mantova, P.zza Libertà e Via Tofane per compensare AEM dei costi, non preventivati in progetto, per la costituzione del diritto di superficie dell’area ove insiste il multipiano incompiuto di via Dante.

È solo economica anche la scelta di reintrodurre l’odiosa “tassa del dolore” tramite la trasformazione di 135 posti a pagamento nel parcheggio ex Lucchini, di fronte alla clinica San Camillo. Il Comune di Cremona ha costretto AEM ad acquistare per un milione di euro il parcheggio e i sottostanti locali, abbandonati da decenni, consentendo alla propria società di introdurre il pagamento della sosta per tentare di rientrare dall’investimento. Si è rivelata fallimentare anche la decisione di realizzare in Via Macello un parcheggio a pagamento nel cortile dell’ex mercato ortofrutticolo da 111 stalli. Nel 2022 ha registrato un incasso complessivo di € 35 (meno di due auto al mese!).

Per infierire ulteriormente nelle tasche dei cittadini la Giunta ha deciso di ridurre ad una sola ora la gratuità delle strisce blu nell’intervallo del pranzo.

5 - La gestione di AEM in perdita e il contatto predatorio con il Comune.

La gestione caratteristica della sosta da parte di AEM negli anni 2021 e 2022 si è chiusa con risultati estremamente modesti. Le percentuali di riscossione delle tariffe sono risultate esigue, in molte aree non hanno raggiunto neanche il 10% della potenziale occupazione.

Ciò nonostante il Comune di Cremona ha assegnato ad AEM la gestione della sosta cittadina con un contratto della durata di 30 anni, pretendendo che venisse pagato in unica soluzione un canone cumulativo anticipato di € 800.000, impedendo alle future amministrazioni che seguiranno di disporre del canone annuale. Un comportamento predatorio, contrario alle regole della buona amministrazione, che, assieme al disastro dell’ex Lucchini, ha aumentato l’indebitamento di AEM.

6 - Il caos dei permessi della sosta

Destreggiarsi tra le tante tipologie di permessi e abbonamenti della sosta è impresa impossibile. L’elevato numero di tipologie di permessi e abbonamenti non è motivato da una gestione migliore ed organica della sosta cittadina, ma dal caos che regna nell’amministrazione di centrosinistra. Anche la durata dei permessi varia a seconda della tipologia e non esiste alcun sistema di avviso ai titolari di permessi della prossimità della scadenza. Tanti cittadini sono stati ripetutamente multati per una semplice dimenticanza, risolvibile con un sistema di messaggistica. 

7 - Santa Tecla: un’occasione persa

L’area del parcheggio di Santa Tecla avrebbe potuto essere acquistata dal Comune di Cremona. Ma così non è avvenuto, a causa dell’incapacità dell’Amministrazione di cogliere le opportunità. Nel 2018 il parcheggio è stato messo all’asta e il Comune di Cremona non ha partecipato, consentendo così ad un privato cittadino di acquistarlo. 

Di conseguenza la Giunta Galimberti-Virgilio s’è vista costretta ad improvvisare per riparare ai propri errori, costringendo AEM a pagare un canone d’affitto al privato, e di conseguenza mettere a pagamento la sosta, per non ridurre l’offerta di parcheggi in un’area strategica della città.

8 - L’infinito multi piano di Via Dante

Non sono bastati cinque anni per completare una struttura elementare quale in multipiano di Via Dante. Tra reiterati annunci, sempre disattesi, mancanza di coperture economiche e sospensioni dei lavori, la costruzione langue. Un esempio da manuale di grave incapacità amministrativa. 

A conclusione di questa circostanza ricostruzione sorge spontanea una domanda: “Cremona, si può” fare peggio di così? 

I CONSIGLIERI COMUNALI

Carlo Malvezzi – FI

Federico Fasani – FI

Saverio Simi - FI

Nelle foto il parcheggio di via del Macello, quello dell'area Lucchini e il multipiano di via Dante


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


V Montuori

20 maggio 2024 05:38

Descrizione ineccepibile

Pierpa

20 maggio 2024 10:20

C'è stata grande confusione sotto il cielo (della giunta Galimberti), ma, smentendo Mao, la situazione non è ottima. Buon gioco del Cdx stigmatizzare questi aspetti. Solo un appunto: da 30 sono purtroppo utente frequente dell'ospedale. Ebbene, quando il parcheggio di largo Priori era a pagamento trovavo modo di parcheggiare ad ogni ora del giorno, e non mi portavo lingotti d'oro per pagare. Poi la giunta Perri ha escogitato la "tassa del dolore", e ora quando vado all'ospedale parcheggio "alla qualunque", e se mi va male pagherò la multa. Che oggi si parli di nuovo di tassa del dolore a proposito di San Camillo mi fa ridere e piangere allo stesso tempo. La tassa sul dolore sono i ticket sanitari (costano mediamente svariati multipli di una tassa di sosta). E buona campagna elettorale a tutti.

Stefano

21 maggio 2024 10:40

Giusta invece perché nella trasformazione bionica anzi robotizzata dell'essere umano, dopo in poi non si potrà più per legge provare dolore e forse neanche ammalarsi per risparmiare sulla spesa pubblica. Le va bene che non è previsto per i rei il carcere, ma solo una sanzione amministrativa

Marco

20 maggio 2024 13:01

Primo:i cremonesi non amano i parcheggi a corona(vedi Autosilo Massarotti) ma intasano i parcheggi dei supermercati(Coop, Penny, Despar)e il Foro Boario pur di non pagare.
Secondo: i parcheggi a corona non sono collegati con navette dedicate per la città ( Via Macello, Piscina Comunale).
Terzo: il multipiano di via Dante è appannaggio dei pendolari, ben venga il secondo ma credo sarà a pagamento per il centro.
Quarto:: tanti vanno a piedi e in bicicletta ma in molti abitano fuori città e usano la macchina e non si può impedire la libera circolazione.
Si vuole fare credere che senza macchine il commercio, la città muoiono.
La sera ci sono macchine che arrivano fino al Battistero.
Chi insiste nei giorni festivi ad entrare in pieno centro cittadino pur non essendo residente deve anche essere pronto a pagare un ticket d' ingresso per farlo, solo in questo modo si incoraggerà l'utilizzo dei parcheggi a corona.
Chi vorrà fare acquisti in centro lo farà ugualmente.