13 gennaio 2023

Taglio di alberi d'alto fusto lungo la ciclabile del Bosco nel Plis del Morbasco. La segnalazione dei lettori

Parecchie piante sono state tagliate in 48 ore nella zona della ciclabile del Bosco che costeggia il Cavo Cerca. In pieno Plis del Po e del Morbasco per effettuare questo taglio avrebbe dovuto esserci l'autorizzazione del Comune (qualcuno l'ha rilasciata?). Secondo alcuni lettori che ci hanno segnalato il taglio delle piante, sono tutte ad alto fusto, e dovrebbero esserci olmi, pioppi e robinie lungo il cavo "Morta". Tutte erano collocate nell'alveo del fosso. Un impoverimento notevole della zona da sempre posto di pedalate o camminate dei cremonesi nel verde. Purtroppo la ciclabile è da tempo abbandonata e della sua sistemazione si è perfino parlato in un consiglio comunale senza che nulla di concreto sia stato effettuato: delle pessime condizioni della staccionata si parla ormai da mesi e la situazione è in continuo peggioramento, ma nessun intervento è ancora stato effettuato per sistemare e mettere in sicurezza la pista ciclabile e pare che interventi non siano imminenti. 

La ciclabile è stata inaugurata il 18 settembre 2012 sulla base di un progetto approvato nove mesi prima per un importo di 251.000 euro. Il tracciato parte da via San Rocco utilizzando l'argine destro del Cavo Cerca fino al ponte, supera il Cavo con una passerella sul lato nord del ponte, attraversa via Bosco e utilizzando l'argine sinistro del Cavo Cerca, un tratto di zona golenale e di nuovo l'argine, si ricongiunge con via Bosco all'incrocio con via Poderetto, inizio dell'abitato di Bosco ex Parmigiano. La pista ha una lunghezza di circa 2.030 metri ed una larghezza utile di metri 2,50 per permettere i due sensi di marcia delle biciclette.


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commenti


Gianni

13 gennaio 2023 15:33

Poco tempo fa hanno detto che in quella zona avrebbero costruito i biodigestori per il metano.
È solo una mia ipotesi, magari stanno preparando il terreno.

Manuel

13 gennaio 2023 17:15

Tutto in regola! La risposta del comune sarà questa e non avremo motivo di dubitare.
Dopo l’incoraggiamento del ministero per la meritoria campagna di contrasto alle polveri sottili, l’amministrazione comunale ci educe sulle buone pratiche di salvaguardia e gestione del patrimonio arboreo/arbustivo, volte a rincorrere i più ambiziosi traguardi europei in materia di opposizione/resilienza al cambiamento climatico ed alla preservazione della biodiversità. Giusto per legittimare tale enfasi ambientalista quale ente sarà mai stato incaricato per consolidare tanta determinazione? Il DUNAS, ovviamente! I meglio attrezzati, preparati tecnici del settore, particolarmente sensibili alle esigenze di paesaggio, flora, fauna. Bingo! Il futuro si prospetta sempre più radioso.

PierPiero

14 gennaio 2023 08:05

Ricordo che qualche anno fa, sempre nei campi che costeggiavano la ciclabile, ci fu un episodio analogo. Ne parlò solo Leoni su Il Vascello.
Però, quegli alberi tagliati, furono poi sostituiti da nuove piantumazioni. Ovvero, un normale avvicendamento arboreo (ricordo che un albero maturo non recupera più anidride carbonica quanto un albero che deve crescere).
Non potrebbe esser così anche stavolta?

Jimmi

15 gennaio 2023 12:39

Come dice Piero può essere una banale manutenzione, ma le domande che molti si fanno forse derivano da una scarsa comunicazione riguardo quello che l'aministrazione e gli enti collegati fanno nell'ambito della gestione del bene comune.
Sarebbe efficace avere un calendario di facile e libera consultazione per la cittadinanza di quello che è in programmmazione e da parte di chi. E se una cosa del genere esiste già è bene pubblicizzarla maggiormente.