Tanti sportelli bancari chiusi in centro, vetrine vuote in via Gramsci. Ridimensionati altri spazi degli istituti. Appartamenti al posto degli uffici delle banche
Negli anni settanta-ottanta non c'è stato intervento di ristrutturazione o nuova costruzione in centro città che non prevedesse la presenza di sportelli bancari, quasi un passpartout per realizzare cantieri edilizi. Un vero e proprio boom. Tanto è vero che l'Amministrazione comunale negli anni Ottanta scelse di mettere un veto all'apertura di nuovi sportelli nel cuore di Cremona contro la crescente terziarizzazione e impoverimento di altre attività e abitazioni in centro. Così la città cambiò volto. Si veda ad esempio quanto accaduto in via Gramsci (la strada tra piazza Stradivari e piazza Roma) dove sul lato destro della strada è stato realizzato un porticato su cui si sono aperti diversi sportelli bancari. Adesso su quel porticato sono molte le vetrine vuote (per chiusure o riduzioni di spazi delle banche), così come ai piani superiori dove gli uffici degli istituti di credito si sono trasferiti. Cambia il volto del commercio, del turismo ma anche delle banche. In una città in cui sembra non conoscere crisi solo il food (come accade anche in altre città vicine), nella "fotografia" del 2024 c'è anche un profondo cambiamento anche fra le roccaforti del risparmio. In centro città si era concentrata in poche centinaia di metri una sorta di cittadella delle banche, che tuttora sopravvive ma con qualche ridimensionamento. È il caso di via Gramsci: Intesa San Paolo ha ridotto i suoi spazi, ha chiuso la Carige (Cassa di Risparmio di Genova) sostituita per poche settimana dalla Bper (che l'ha assorbita) ma che dal 18 dicembre per ha chiuso la filiale. Poco più avanti UniCredit ha ridimensionato i suoi spazi dimezzandoli, lasciando parecchie vetrine vuote, e tenendo operativa solo la parte che affaccia sui giardini di Piazza Roma. Resta Deutsche Bank, stretta tra due vetrine vuote. In piazza Stradivari ha chiuso anche lo sportello nell'ex Casa di Bianco di intesa San Paolo. Ridimensionata dalla banca anche la meravigliosa sede Liberty di Cariparma e Piacenza, ora Credit Agricole. Ha mantenuto la splendida sala al pianterreno, qualche ufficio ma ha rinunciato ai piani superiori destinandoli ad appartamenti, mantenendo solo il piano terra per i propri servizi.
Cambia anche la vecchia sede della Banca d'Italia, anch'essa oggi in ristrutturazione per la realizzazione di appartamenti divenendo "Palazzo CorteVerde" in cui da qualche mese è in corso un cantiere per case di lusso con una vista impagabile su piazza Stradivari. Parecchio ridimensionato anche il palazzo della Banca Nazionale del Lavoro, con gli uffici dell'Istituto che hanno visto una drastica riduzione degli spazi.
Un mondo che cambia anche per l'interno delle stesse banche che vedono sempre meno clienti fisici e con esigenze mutate rispetto, anche solo, a vent'anni fa. La digitalizzazione ha "colpito" in primis gli sportellisti, ormai merce rara, e il personale è stato perlopiù destinato alla vendita commerciale di servizi e prodotti bancari e assicurativi. Gli sportelli sono ormai sostituiti da macchine in grado di fare prelievi, versamenti, movimentazioni, bonifici financo alla sottoscrizione stessa di prodotti.
Si scalfisce anche l'antico mito del "posto fisso in banca", ormai sfoltito da tagliuzzamenti e da nuove figure ibride con provvigioni e obiettivi da cui dipende parte dello stipendio. Per il futuro le banche fisiche saranno sempre più una rarità, e quando il ricambio generazionale sarà tutto di "nativi digitali", non ci sarà più nulla che non possa essere tranquillamente fatto stando comodi sul divano di casa dal proprio smartphone. Un mondo in cui la tecnologia va decisamente più veloce dell'uomo. In caso di problemi ormai si riceve risposta solo da una voce registrata o da un call center dell'est Europa. Non esiste più il dialogo col caro vecchio bancario di fiducia.
Fotoservizio Gianpaolo Guarneri (Foto StudioB12)
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commenti
Presariog
20 gennaio 2024 14:08
Il caro vecchio bancario di fiducia mi face aderire alla obbligazioni Argentine..... Chissà se sarà meglio ma la banca di oggi è diversa da quella di venti anni fa.
A.M
21 gennaio 2024 12:06
Purtroppo, abbiamo troppa gente straniera che trasferisce i propri soldi altrove, facendo così mancare alle Banche, la vecchia liquidità di un tempo.
Onore all' Italia, che a breve non ci sarà più ed agli italiani, che pian piano atan scomparendo