Un convegno per ricordare i partigiani Alfredo e Antonio Di Dio sabato 9 marzo, alle ore 15, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale
La Resistenza patriottica dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio 1944-2024 è il titolo del convegno in programma sabato 9 marzo, alle ore 15, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale (ingresso da piazza Stradivari, 7). Promosso dal Comune di Cremona (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC) di Cremona, il convegno sarà introdotto da Luca Burgazzi, assessore alla Cultura, seguiranno gli interventi dell’on. Pierluigi Castagnetti e dell’on. Patrizia Toia (parlamentare europeo) e, in conclusione, del sindaco Gianluca Galimberti. Modererà gli interventi Franco Verdi, presidente ANPC Cremona. In questa occasione sarà distribuito ai presenti il saggio critico di Roberto Chiarini Alfredo e Antonio Di Dio. Due giovani nella guerra partigiana dell’Ossola (1943-1944), editato nel 1982 a cura del Comune - ancora ad oggi l’unico studio più o meno sistematico della vicenda biografica di Alfredo ed Antonio di Dio - e che l’Assessorato alla Cultura ha deciso di ripubblicare nell’ottantesimo anniversario della morte dei due antifascisti cattolici. L’auspicio è che questo rinvigorire la memoria porti nuovi studiosi ad approfondire e studiare questa vicenda umana di cui la città ne deve andare sempre orgogliosa.
“Non solo per un dovere di memoria storica, che già di per sé è un’operazione di particolare valore, ma celebrare e ricordare diventa ancora più importante se queste celebrazioni vengono fatte non semplicemente per assolvere un dovere di calendario, ma cogliendone l’attualità storica anche nel tempo presente. Ecco perché a distanza di 80anni risulta significativo ricordare il sacrificio dei fratelli Di Dio, giovani soldati, antifascisti cattolici e vittime della guerra di Liberazione”, dichiara l’assessore Luca Burgazzi, che aggiunge: “Significativo perché ancora oggi avvertiamo la necessità di rimarcare i valori antifascisti della nostra Costituzione e di raccontare alle giovani generazioni che cosa fu l’antifascismo plurale che si sviluppò durante i terribili anni del regime fascista. Non si tratta quindi solamente di memoria storica, ma un dovere prima di tutto civico e volto a coltivare ancora oggi i valori della democrazia e della libertà che troppo spesso diamo per scontati. Desideriamo così omaggiare, insieme all’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, i nostri concittadini Alfredo e Antonio Di Dio, nella certezza che coraggio e il sacrificio ci consentono oggi di vivere in una democrazia che ogni giorno, nel lavoro dentro e fuori le istituzioni, abbiamo la responsabilità di difendere e consolidare”.
Nati a Palermo, Alfredo il 4 luglio 1920 e Antonio il 17 marzo 1922, nel 1928 da Enna si trasferiscono a Cremona. Il padre, Arcangelo, vicebrigadiere di PS, assume servizio presso la Questura. Ottimi studenti, le elementari al Capra-Plasio poi al Ginnasio-Liceo “D. Manin”, eccellenti sportivi in diverse specialità, soprattutto la scherma, dove Antonio fu campione provinciale e convocato in Nazionale. I fratelli completano i loro studi all'Accademia Militare di Modena, alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Pavia, cui segue la nomina e il servizio da ufficiali. Dopo l'8 settembre e tribolate vicissitudini, i due fratelli si ricongiunsero sulle montagne circostanti Omegna, iniziando ad organizzare i primi nuclei di resistenza. In questa opera Alfredo, nome di battaglia Diala, fuse il proprio gruppo di patrioti con quelli del capitano Filippo Beltrami, un architetto milanese che operava nelle vicinanze. Il 13 febbraio 1944, durante un fatto d'armi a Megolo, Antonio, accorso per difendere il suo comandante Beltrami, rifiutò di porsi in salvo e cadde colpito a morte. Successivamente Alfredo, col nuovo nome di Marco, allargò e potenziò gli organici fino a costituire la Divisione Val Toce con grandi prove di efficienza nel comando e risultati sul terreno. Cadde in battaglia il 12 ottobre 1944 al confine tra Cursolo e Malesco. I fratelli Di Dio sono stati insigniti entrambi della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
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