Un passaggio storico per Crema e il Cremasco: il Consiglio comunale approva il sostegno alla Comunità di Pianura
Nella seduta del 1° dicembre 2025, il Consiglio comunale di Crema ha approvato all’unanimità il documento che sancisce il sostegno dell’Aula al percorso istituzionale finalizzato al riconoscimento dell’Area Omogenea Cremasca come Comunità di Pianura. Il Sindaco ha presentato il testo sottolineando come questo passaggio rappresenti non solo un’evoluzione amministrativa di primario rilievo, ma una precisa e coraggiosa scelta politica, capace di accrescere il ruolo di Crema nella geografia istituzionale lombarda.
La sua relazione ha ricostruito lo sviluppo dell’Area Omogenea come esperienza di cooperazione radicata nella storia del territorio. Ha ricordato come, negli anni recenti, essa abbia assunto una centralità crescente, sostenuta dalla capacità di Crema di interpretare un ruolo di guida: un “perno e motore propulsivo”, secondo le parole del Sindaco, all’interno di una realtà che trova senso solo nella relazione stretta tra città capocomprensorio e territorio. “Un Cremasco senza Crema non esiste, ma una Crema senza Cremasco sarebbe più debole” — ha affermato, rivendicando la visione che ha orientato l’intero mandato amministrativo della Giunta Bergamaschi.
Il Sindaco ha poi evidenziato che il confronto sempre più strutturato con Regione Lombardia, consolidatosi anche attraverso le recenti audizioni e l’incardinamento del tema presso la Commissione competente, ha determinato un’accelerazione decisiva verso il riconoscimento formale della Comunità di Pianura: un modello sperimentale, privo di precedenti nel Paese, oggi sotto attenta valutazione di Regione e ANCI. Tale interesse, ha osservato, nasce anche dalla profonda crisi che sta investendo gli enti locali, segnati da difficoltà di assunzione del personale, dall’impoverimento delle risorse e dalla crescente complessità delle funzioni amministrative da presidiare.
Il Sindaco ha voluto marcare la portata politica del momento, definendo ciò che sta accadendo come “un passaggio storico per Crema e il Cremasco, capace di leggere e attualizzare la propria tradizione, trasformandola in una visione innovativa e di lunga prospettiva della governance locale”. La prospettiva della Comunità di Pianura, secondo il Sindaco, non è un esercizio di ingegneria istituzionale astratta, ma una risposta concreta alla necessità di dotare il Cremasco di strumenti efficaci e di visione per programmare, coordinare, intercettare risorse e incidere sulle politiche regionali.
Portando il documento all’attenzione dell’Aula, ha insistito sulla necessità che la massima assemblea cittadina si esprima con unità e consapevolezza: “Se Crema ha guidato questo percorso politico nell’Area Omogenea, con grande sintonia tra i colleghi Sindaci e in particolare con il Presidente e la Giunta dell’Area Omogenea, è naturale che questa Aula consiliare di Crema riconosca ed approvi formalmente un atto di indirizzo, con un dibattito alto, adeguato alla levatura del passaggio istituzionale in corso, dando il più ampio e convinto mandato al Sindaco del ‘capoluogo’ di agire per il raggiungimento dell’obiettivo della Comunità di Pianura”.
Il testo approdato in Aula impegna il Sindaco a proseguire il lavoro di consolidamento istituzionale, partecipando alle audizioni regionali, dialogando con gli enti sovraordinati e sostenendo con determinazione il processo di riconoscimento. Il Sindaco ha ringraziato le forze politiche del territorio che, con senso di responsabilità e coesione, stanno sostenendo il modello cremasco come esperienza di innovazione amministrativa. “Siamo un unicum nazionale — e questa unicità può diventare un grande valore per Crema, una leva di sviluppo per tutto il suo territorio ed i suoi cittadini, nonché un punto di riferimento che sappia ispirare anche altri territori sulla scala nazionale. Abbiamo il dovere politico di cogliere in pieno questa opportunità che abbiamo costruito nel tempo e di orientare ora con coraggio il futuro istituzionale e operativo del Cremasco”.
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