3 agosto 2023

Una nuova Casa dell’acqua in via del Macello. Approvato il progetto esecutivo e il Protocollo d'Intesa con Padania Acque S.p.A.

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Simona Pasquali la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una nuova Casa dell’acqua da collocare in via del Macello e lo schema di Protocollo d'Intesa, da stipularsi con Padania Acque S.p.A..

Nel Comune esistono già due Case dell'acqua: la “Fonte Persico” sita in via Persico e la “Fonte Padus” sita in Piazzale Azzurri d'Italia, inoltre è in corso l'allestimento la nuova Casa dell'Acqua in via Palestro finanziata dal Rotary Club Cremona Monteverdi e dal Gruppo Ecologico “El Muroon” Onlus. Diventeranno quindi quattro i punti di distribuzione di acqua pubblica in città. Ma, insieme a Padania Acque, l'impegno è quello, nei prossimi mesi, di ampliare ulteriormente l'offerta di Case dell'acqua.

“In un contesto di continua promozione dei temi riguardanti la sostenibilità ambientale, si è ritenuto opportuno implementare ulteriormente il progetto incentrato sull'utilizzo dell'acqua di rete e sulla riduzione del consumo di acqua in bottiglia, con conseguente diminuzione dei rifiuti di plastica” – dichiara l’Assessore Simona Pasquali che prosegue -

“Voglio ringraziare Padania Acque S.p.A., che in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Cremona, sostiene la promozione, la programmazione e la realizzazione di iniziative atte a valorizzare il bene acqua oltre che offrire servizi per la valorizzazione dell’acqua di rete, attraverso la messa in opera di differenti apparecchiature in grado di refrigerare e, all’occorrenza, gasare l’acqua attinta dalla rete idrica.

 


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commenti


Michele de Crecchio

3 agosto 2023 23:09

La proposta localizzazione, quanto a sicurezza del traffico interessato, non mi sembra il massimo, ma spero sia stata approvata da chi, in materia, ne sa certamente più di me.
Di contro mi dispiace non poco che in prossimità di edifici recentemente edificati con un evidente impegno progettuale, sorga, per quanto posso intuire, un ennesimo esemplare di quegli orrendi e banali baracchini, dal pessimo design, con i quali, negli
ultimi anni, vengono sistematicamente deturpati tanti pregevoli spazi pubblici nei molti e gradevoli centri, non di rado anche di interesse storico, dei quali è ricca la nostra provincia. Mi auguro che, pur così brutti, siano almeno utili e funzionali. Purtroppo la loro diffusa presenza contribuirà di certo ad abbassare ulteriormente la sensibilità media dei cremonesi rispetto alla qualità dell'ambiente urbano nel quale vivono.