30 ottobre 2025

Una stagione “dolce-amara” per la zucca a Cremona: qualità alta ma rese in calo per il caldo estivo

Per la zucca in Lombardia si chiude una stagione positiva sul fronte della domanda e della qualità, nonostante l’impatto dell’andamento climatico si sia fatto sentire sulle rese di alcune varietà coltivate in campo aperto. È quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Lombardia sul territorio, mentre alla vigilia di Halloween cresce la “febbre della zucca”.

Se per le coltivazioni in serra la stagione è stata positiva, senza particolari criticità – precisa la Coldiretti regionale - le rese finali delle zucche coltivate in campo aperto hanno risentito, in alcune zone, delle anomalie del clima e nello specifico dell’ondata di calore portata dall’anticiclone Pluto nella parte finale del mese di giugno. 

Nel Mantovano, in particolare, si segnalano cali nelle rese compresi tra il 10% e il 35% a seconda delle zone e delle varietà. Tra le tipologie di zucca che hanno sofferto di più ci sono la zucca Violina, la Capel da pret e la zucca Delica. Nel Cremonese, invece, sono stati segnalati episodi di colpi di calore e di zucche “spaccate” a causa delle alte temperature. 

In Italia, secondo un’analisi di Coldiretti, la “Zucca economy” per Halloween ha superato il valore di 30 milioni di euro e con la festività di Ognissanti alle porte esplode la febbre dello “zuccaturismo”, la nuova tendenza che unisce natura, creatività e gusto, con esperienze che si stanno diffondendo anche in Lombardia. 

A Lodi, ad esempio, l’azienda agricola Il Ceraseto apre i suoi campi tra distese di zucche commestibili e ornamentali, angoli fotografici e raccolta libera. A Monasterolo del Castello, in provincia di Bergamo, la fattoria didattica La Valle del Grino accompagna grandi e piccoli in un percorso nel bosco per scoprire e decorare la propria zucca, mentre l’agriturismo Cà Bianca di Castelverde (Cremona) per il fine settimana di Halloween propone un weekend “da paura” con laboratori, caccia al tesoro e cena a lume di candela.

L’affermarsi anche in Italia della notte delle streghe spinge la diffusione delle zucche ornamentali: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). 

Accanto alle nuove tendenze – conclude Coldiretti Lombardia – la zucca rimane regina indiscussa delle tavole invernali. Grazie alla sua versatilità può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci, ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.


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