12 agosto 2023

Una stella cadente ha avverato il desiderio. Dopo 5 anni per l'Assunta si celebra la Messa solenne nella chiesa abbandonata di San Lorenzo Mondinari. La scelta di don Federico Celini

Una stella cadente ha avverato il desiderio: dopo quasi un lustro di chiusura, martedì 15 agosto alle 10,30 la chiesa di San Lorenzo Mondinari riaprirà per la celebrazione della messa solenne, quando finalmente la navata della piccola chiesa accoglierà di nuovo i fedeli e risuonerà dei loro canti. 

Don Federico Celini, parroco -tra le altre- anche della parrocchia di Cella Dati (a cui fu associata nel 1986 pure San Lorenzo Mondinari) lo conferma con grande piacere: «Nel giorno di Maria Assunta, a cui è intitolata la chiesa di Cella, abbiamo deciso di celebrare la messa a San Lorenzo per unificare le due festività ravvicinate e finalmente riaprire questa chiesetta, a cui anche io personalmente sono molto affezionato».

All’inizio degli anni ‘90 infatti Don Federico fu parroco proprio di Cella, nel periodo in cui ogni domenica veniva ancora celebrata la messa regolarmente anche a San Lorenzo e ricorda con grande affetto quegli anni. 

Per tutti i cellesi la chiesa ed il borgo di San Lorenzo sono legati a ricordi di gioventù, quando era ancora un centro vivace e vitale, popolato di giovani che si trovavano a giocare sulle strade polverose e nei campi in estate o a ‘liscare’ sul ghiaccio della Delmona in inverno; altri da Cella, Pugnolo e dai paesotti vicini ci andavano ‘in vacanza’ dai parenti per la sagra del 10 agosto, con la messa e la pesca di beneficenza. 

Per molti poi è ancora vivido il ricordo di suor Maria Giovanna e di don Erminio Pattini che si presero cura della parrocchia e della canonica per qualche decennio, fino a metà degli anni ‘80. La domenica dopo la messa la piccola casa accoglieva i fedeli che volevano fermarsi per un caffè o per scambiare qualche parola, anche di conforto quando serviva. E poi il catechismo ai bambini, i pomeriggi del Grest a far merenda nel cortile della canonica.

Insomma, momenti di un mondo più lento ed a misura d’uomo, che in quell’angolo di campagna ha sempre trovato la dimensione perfetta per esprimersi, un mondo aperto ed accogliente verso tutti. 

 

E proprio «corresponsabilità» è la parola che sceglie don Federico per parlare della cura di questa chiesa di campagna, per sottolineare come sia bello che ciascuno porti il proprio contributo per dare il giusto decoro a questa chiesa «che non è stata abbandonata» tiene a precisare il parroco.

Quindi, per dare un segnale forte che tutta la comunità di Cella, e non solo, ha a cuore le sorti di San Lorenzo, l’iniziativa di riportare dopo tanto tempo la messa in quella chiesetta romita, silenziosa nella campagna cremonese, che chiede di non essere dimenticata.

Michela Garatti


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Michele de Crecchio

15 agosto 2023 21:37

Dopo tanti anni che ci frequentavamo, approfittai del "turno" di riposo dal duro lavoro di assessore, impostomi dal sindaco Zaffanella, per "regolarizzare" il rapporto sentimentale che da tempo mi legava ad una gentile fanciulla. Per rispetto ai sentimenti religiosi dei suoceri, il matrimonio si celebrò nella graziosa chiesetta di San Lorenzo Mondinari con somma cura amministrata da suor Maria Giovanna Pattini, con la quale conservammo poi una cordiale amicizia fino a quando l'atto criminale di un pazzo non pose poi tragica fine alla sua lunga e generosa vita.