Vi portiamo a scoprire la magia della meravigliosa villa Ugolani Dati di Cella Dati. Un gioiello restaurato grazie alla tenacia del piccolo comune (500 abitanti). Guarda il video
Nel 1642 il marchese Paolo Dati scelse una località, che all’epoca era chiamata ‘Cella’, per far costruire la propria villa di campagna: da allora il paese si legò a doppio filo a questa dimora ed a questa famiglia, tanto che persino il nome cambiò in Cella Dati ed ancora oggi la Villa Ugolani Dati è immagine e simbolo di questo piccolo Comune, che conta meno di 500 abitanti.
Oggi il complesso architettonico è di proprietà del Comune, che negli ultimi anni ha messo in campo una serie di interventi di restauro per riportare l’antico splendore, nonostante le difficoltà che comporta, per una realtà tanto piccola, la progettazione, il finanziamento e la messa a terra di progetti del valore di centinaia di migliaia di euro.
Ne abbiamo parlato col primo cittadino Fabrizio Lodigiani, che ci ha spiegato il perchè di questi investimenti e come il piccolo Comune di Cella sia riuscito a stanziare i fondi necessari, grazie anche a bandi e finanziamenti ad hoc sui progetti di recupero architettonico. Il tutto sempre sotto la stretta supervisione della soprintendenza ai beni culturali, essendo la Villa un bene architettonico storico sottoposto a tutela.
Abbiamo poi incontrato la Dottoressa Alberta Carena che, insieme alla collega Alessandra Ragazzoni, ha seguito direttamente tutte le fasi del restauro degli interni ed esterni della Villa, in particolare dei grandiosi affreschi del Salone delle Feste e dello Scalone che collega il piano terra con primo piano. Non poche le difficoltà riscontrate durante i lavori, a partire dallo stato in cui si trovavano parte degli affreschi, danneggiati nel tempo dall’umidità, ma anche per il fatto che la Villa, passata nei secoli di proprietario in proprietario, è stata più volte ritoccata e spesso gli interventi di risistemazione hanno portato alla copertura degli affreschi preesistenti o ad un ‘restauro’ con materiali non ottimali. Molte anche le curiosità e le peculiarità emerse durante questi interventi di restauro, che hanno ridato luce a decorazioni nascoste o camuffate, svelando anche l’evoluzione dei gusti e delle tendenze nel corso dei secoli passati.
Il risultato di oggi è quindi il frutto di un impegno profuso dalle amministrazioni comunali che negli ultimi dieci hanno hanno creduto ed investito in questo complesso architettonico di elevato pregio, che di recente è stato inserito nei ‘Luoghi del Cuore’ FAI, entrando quindi in un circuito turistico più ampio che ha già portato decine di visitatori in diverse occasioni alla scoperta della Villa e dei suoi ricchi ambienti.
Nel servizio di seguito trovate tutti i dettagli sulla Villa Dati e sul suo restauro
Fotoservizio e video di Gianpaolo Guarneri (FotostudioB12)
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commenti
Mariateresa
11 febbraio 2024 13:35
Bellissimo il restauro di villa Dati.
Auspico che dalla prossima estate, in luglio possa riprendere la tradizione delle serate in villa Dati.
Erano eccezionali!