14 febbraio 2024

Via Giordano, resta ancora insoluto il nodo del traffico: tanti studi, annunci e nessuna soluzione. E i pedoni aspettano risposte sugli attraversamenti pericolosi

Massimo Terzi pensava che la soluzione fosse nei due sensi unici paralleli (via Giordano-via Cadore), Oreste Perri confidava nella gronda sud bocciata dai cittadini, Gianluca Galimberti ha fatto fare studi, tolto i semafori e in più ha aggiuntoi, tanto per crearer ancora un po' di traffico,  un nuovo insediamento commerciale nell'ex Snum. Così la soluzione al traffico intenso su via Giordano ancora non c'è e passerà in carico alla prossima amministrazione comunale. Anche le recenti lamentele dei cittadini del quartiere (con tanto di appello al Comune firmato da 224 residenti) sulla pericosità degli attraversamenti pedonali sono per ora senza risposta: i semafori sono spenti e i tasti per il passaggio pedonale sono quindi fuori uso. Per ora nessuna risposta è avvenuta dagli uffici competenti.

Il nodo di via Giordano è uno dei grandi temi irrisolti da tanti anni. Studi su studi si sono moltiplicati sui flussi delle auto e sulla loro direzione ma di soluzioni nemmeno l'ombra. L'assessore Pasquali aveva ipotizzato una pista ciclabile con il sacrificio di posti auto, soluzione bocciata preliminarmente dalla sua stessa giunta. Dunque toccherà alla prossima amministrazione farsene carico? Partendo da dove?

Sosteneva Massimo Terzi sul Vascello di Antonio Leoni: "Credo,  comunque,che la soluzione del traffico di via Giordano, vada trovata annullando il ruolo di circonvalazione meridionale,  impedendo e riducendo il traffico pesante e di attraversamento e convogliandolo tutto a settentrione in direzione est-ovest e trasformandola, quindi, in una arteria di comunicazione tra quartiere e quartiere con un sistema a due sensi Via Giordano- via Cadore (liberata dai parcheggi ). Faccio presente che le mie considerazioni derivano dalla constatazione che, in questi ultimi anni, la città si è modificata spostando lentamente, insieme a parte delle sue funzioni commerciali e direzionali, la sua centralità a settentrione verso via Dante, facendo assumere all’organizzazione urbana un “assetto lineare”, di “lecorbuseriana “memoria , da oriente ad occidente che si estende dal casello dell’autostrada fino al Porto Canale ed alla zona industriale. Pertanto ritengo corretto ricercare le giustificazioni in un ambito territoriale più ampio e valutarne le conseguenze in una logica di modello di mobilità urbana che coincide con una personale “idea di città” a cui , come utenti,sarebbe auspicabile aspirare per avere una città più vivibile".

E il Comitato per il "no alla strada sud" proponeva per via Giordano: 

1) Cambiare la segnaletica con indicazione Ospedale verso via Eridano e non verso via del Sale per chi viene dal ponte di Po (sembra banale ma se ci fate caso l'indicazione è solo ed esclusivamente verso la stessa via che si vuole decongestionare (?) e a logica questo ci sembra un controsenso! 

2) Utilizzo dell'onda verde per garantire una sincronizzazione dei semafori con tutela della velocità sotto i 50 km/h (cosa prevista in tante città ma non a Cremona) per far fronte alle proteste relative all'alta velocità notturna 
3) L'impiego di un asfalto fonoassorbente che stranamente in via del Giordano non sembra essere stato mai impiegato 
4) L'eliminazione di un paio di semafori a favore di rotatorie che sappiamo offrire un traffico più fluido e dinamico 
5) Rimettere nelle mani di esperti del traffico la soluzione dell'unico punto critico della viabilità in quel quartiere ovvero l'incrocio tra via del Sale, via Cadore e via del Giordano concordando una strategia di sensi unici o proponendo alternative di segnaletica nelle vie che afferiscono a questo crocevia.

Mentre qualche mese fa su Cremonasera, l'architetto Enrico Bresciani, già responsabile dell'ufficio traffico del Comune proponeva di "ripristinare gli apparati semaforici in via Giordano eliminando la rotatoria con via Mosa, collegare tutti gli impianti da piazza Cadorna a via Giuseppina, garantendo una velocità di percorrenza minima così da ottenere un percorso con il minor numero di fermate possibili ed un maggiore controllo della velocità. Il raggiungimento di questi standard non coinciderebbe solo all’aumento della fluidità, e della sicurezza ma anche ad una sensibile riduzione degli inquinanti".


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commenti


Maurizio

14 febbraio 2024 17:25

A mio giudizio l'unica soluzione e' la Strada Sud

Chemist

14 febbraio 2024 19:38

Altro asfalto? No grazie

Manuel

14 febbraio 2024 21:15

Faresti bene a votare Portesani: lui potrebbe soddisfare la tua esigenza.

claudio

17 febbraio 2024 11:20

Dico "purtroppo", ma anch' io sono dello stesso parere! Il traffico aumenta sempre più e le caratteristiche strutturali delle strade sono sempre le stesse. E' la storia della coperta: tira di qua, tira di là, la superficie non cambia............

Giuan

14 febbraio 2024 21:01

Questi maledetti pedoni, sempre ad attraversare stanno? Non possono prendere l'auto per andare dall'altra parte della strada?
Con l'autostrada Cremona-Mantova il problema traffico sparirà dalla città, vista la facilitazione i cremonesi si trasferiranno in blocco nella città di Virgilio.