Via le Paoline, arrivano i Paolini. I religiosi della Società di San Paolo, titolari delle omonime Edizioni, potrebbero aprire una libreria in pieno centro storico
Sono passati pochi giorni dalla chiusura delle storiche Paoline di Porta Venezia (Come vi avevamo scritto qui). Proprio mentre i cremonesi stavano elaborando il "lutto", un piccolo spiraglio di luce sembra apparire nel mondo librario cremonese. I religiosi della Società di San Paolo, titolari delle celebri Edizioni San Paolo, sarebbero in trattative per aprire una libreria di ispirazione cattolica nel cuore della città. La Societas a Sancto Paulo Apostolo è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti comunemente Paolini, pospongono al loro nome la sigla S.S.P.
Le origini dell'istituto risalgono alla fondazione nel 1914 ad Alba di una scuola tipografica a opera del beato Giacomo Alberione; ne sorse una congregazione di sacerdoti dedita alla predicazione tramite la stampa e gli altri mezzi di comunicazione sociale, che ottenne l'approvazione diocesana nel 1927 e quella definitiva da papa Pio XII nel 1949. Attorno alle prime attività, che coincidevano con la stampa dei primi fogli religiosi mensili e settimanali, sorsero e presero sviluppo tutte le iniziative che vennero progressivamente siglate come “Scuola Tipografica Editrice”, “Pia Società San Paolo”, “Società Apostolato Stampa”, “Edizioni Paoline”. Quest’ultimo marchio editoriale nel 1994 darà vita a due marchi distinti e alle rispettive case editrici: le “Edizioni San Paolo” di Cinisello Balsamo (Mi), condotte dai religiosi della Società San Paolo, e “Paoline Editoriale Libri” di Milano, condotte dalle suore Figlie di San Paolo.
Proprio a firma Edizioni San Paolo sarebbe il nuovo negozio che potrebbe sorgere nella centralissima Piazza Sant'Antonio Maria Zaccaria, nei locali da poco ristrutturati dalla Diocesi. L'editoria religiosa potrebbe quindi tornare ad avere uno spazio a Cremona, in un luogo fortemente rappresentativo per i fedeli cremonesi tra il Duomo, Museo Diocesano e Palazzo Vescovile.
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commenti
Rota francesco
16 maggio 2024 15:10
Meno male un po di luce nelle tenebre della ns società.