Villa Verdi, in azione i decespugliatori e il parco cambia volto. Ma servono altri interventi in attesa dell'asta (trenta milioni il valore?)
Rimane un desiderio, quello di poter tornare a visitare le stanze del “Mago” e della “Peppina” a Villa Verdi però, se non altro, guardando attraverso il cancello che mette su via Verdi si nota che il parco è stato oggetto di attenzioni: le erbacce nell’aiuola davanti l’ingresso del salotto sono state tagliate, i ciuffi di gramigna che infestavano i vialetti in ghiaia attorno alla villa sono stati strappati e, benché un ramo morto strappato dal “Bergantino” di ieri (3 agosto) giaccia proprio davanti al cancello, sembra regnare una qualche forma di ordine, perlomeno nel giardino, perché la grande casa appare macchiata di umidità, l’intonaco è screpolato e i pluviali mostrano indubbi segni dell’incuria. Insomma, chi ha in custodia la casa del Maestro Verdi ha dato un segno concreto di interesse nei confronti dell’unico vero monumento verdiano esistente e speriamo che la cura riservata al parco secolare si estenda all’altrettanto secolare dimora. Fuori e dentro. Si dice, dopo che erano stati paventati tempi indefinitamente lunghi per accertare i dati catastali ed ereditari, che l’indizione dell’asta possa avvenire a breve e che, così, chiunque abbia a disposizione una trentina di milioni di euro (ministero in testa, speriamo) faccia un’offerta e riscatti dall’oblio quella che Riccardo Muti chiamava (secondo noi a ragione!) la ventottesima opera di Verdi. Dopo i decespugliatori, attendiamo un altro segnale di cura della Villa. Speriamo molto presto…
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