Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano aprono la VI edizione de “L’altra anima del violino” al MdV
Inaugurata all’Auditorium Arvedi la VI edizione de “L’altra anima del violino”. A fare i consueti onori di casa il direttore artistico Roberto Codazzi. “Nella città delle tre T ci troviamo a festeggiare le due M, Monteverdi e Mina, in un concerto che spazierà tra sonorità antiche e contemporanee jazz.” ha spiegato Codazzi.
Protagonisti della serata I Soqquadro Italiano, gruppo “Crossover Classico” nato a Bologna una dozzina di anni fa. Front man del gruppo è il cantante Vincenzo Capezzuto che, contraltato dal violinista improvvisatore Marcello Sirignano, ha portato nell’ovale del Museo del Violino uno dei programmi più arditi visti nelle ultime stagioni. Da Monteverdi a Mina è un mélange di canzoni anni sessanta e brani monteverdiani. Va detto che questo programma ha già girato il mondo con una sua struttura, modificata per l’occasione con l’inserimento delle improvvisazioni violinistiche, requisito essenziale per entrare a pieno titolo nel festival. Capezzuto esegue Kapsberger e Gino Paoli con il medesimo stile, trovando nei primi brani il consenso curioso del pubblico ma che alla fine del concerto è risultato essere lievemente stucchevole. Buono l’assieme dei musicisti che intrecciano il suono antico della corda pizzicata di un clavicembalo a quello decisamente più pop di una batteria. Nonostante ciò, non sempre la concatenazione tra i brani risulta funzionare. Gli interventi violinistici hanno sicuramente impreziosito il concerto pur non mostrando effettivamente di essere così addentro al programma musicale. Lo spettacolo ideato da Claudio Borgianni ha una sua logica e, nonostante alcuni punti deboli, riesce a trovare il consenso del (non troppo numeroso) pubblico in sala. Generosi gli applausi tributati al gruppo, confluiti poi in due bis. Prossimo appuntamento il 15 marzo con Paolo Conte Legacy.
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