27 gennaio 2024

Violenza di genere e stalking: focus all’Einaudi con i Carabinieri

Focus su femminicidio e stalking, all'IIS "L. Einaudi". Presso l'auditorium Avis di via Massarotti, ventidue classi, circa 440 studenti hanno partecipato a due incontri: uno rivolto ai ragazzi di seconda e di terza, il successivo studiato specificatamente per gli alunni di quarta e di quinta. Sono intervenuti il Sottotenente Giovanni Vignola, attualmente alla guida del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, il maresciallo Antonello Di Biccari e poi Francesca Ramazzotti e Lara Raffaini delle Politiche sociali del Comune di Cremona, affidate all'assessore Rosita Viola. Dopo i saluti a nome della preside Nicoletta Ferrari, da parte della vicaria Federica Gaboardi e della docente organizzatrice Annamaria Sabatino, un video introduttivo ha illustrato i molteplici campi d'azione dell'Arma ed ha inserito l'iniziativa nell'ambito della formazione alla cultura della legalità, portata avanti dai Carabinieri, nelle scuole dell'intero territorio nazionale. I relatori hanno delineato i contesti, in cui più spesso si verificano i reati di genere di maggiore gravità: spiccano la famiglia e le relazioni affettive. I numeri sono allarmanti, in quanto, senza contare il sommerso, il 31,5% delle 16-70enni, nel corso della propria vita, ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. I contributi e gli approfondimenti, intervallati dalla visione di cortometraggi, dalle domande e dalle riflessioni di allievi ed insegnanti e dai continui rimandi ai casi di cronaca più brutali ed efferati, tra cui l'omicidio della giovane Giulia Cecchettin, hanno tracciato il quadro normativo di riferimento, di recente arricchito dalla Legge 168 del 24 Novembre 2023, con le disposizioni per il contrasto degli abusi sulle donne, anche a livello domestico. Per le vittime, pare non esistano fattori di protezione significativi e veramente efficaci, ma chi ha studiato, è indipendente ed autonoma ha più possibilità di riuscire a liberarsi da situazioni drammatiche. Sono inoltre stati delineati gli obiettivi della locale Rete territoriale antiviolenza, che lavora in sinergia con i centri attivi in provincia e che ha come capofila la Prefettura ed ancora i progetti contro lo sfruttamento della prostituzione legata all'immigrazione, con interventi sia su chi subisce la tratta, sia sul maltrattante.

 

Barbara Bozzi


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