10 giugno 2021

La svendita della ex colonia di Finalpia, per il bene dei cremaschi incontra i primi ostacoli

TUTTO TACE: Ufficialmente, per il momento, tutto tace. Questa è la modalità che, di solito, l’AMMINISTRAZIONE BONALDI sceglie per nascondere, ai cittadini cremaschi, le proprie sconfitte. La scelta di fare cassa svendendo l’ex COLONIA FINALPIA, una proprietà dei Cremaschi, incontra i suoi primi ostacoli.

NESSUNO VUOLE LA EX COLONIA. Arrivate le ore 12 del 31 maggio, anche i nostri amministratori hanno dovuto rendersi conto che la scelta di svendere l’ex colonia, ora Albergo a 4 Stelle, non trova riscontro nella realtà economica che sta vivendo il nostro paese. La svendita della Colonia di Finalpia non è andata, per il momento, in porto. L'intenzione di alienare il bene dei Cremaschi non si è tradotta, per il bene dei Cremaschi stessi, in realtà. Il rischio, ora, è quello che qualcuno consigli l’Amministrazione cittadina ad abbassare il prezzo.

IL DESTINO DELLA EX COLONIA È QUELLO CHE RIMANGA AI CREMASCHI. Noi siamo sempre più convinti della bontà e della necessità di un recupero della struttura per un suo utilizzo da parte dei Cremaschi. La Colonia di Finalpia è patrimonio pubblico e deve restare nelle mani delle istituzioni e delle associazioni cremasche. Un suo ulteriore deprezzamento deve essere fermato dai cittadini cremaschi.

CHI PAGHERÀ LE SPESE DI QUESTA GARA DI VENDITA ANDATA A VUOTO. La lettera d’invito alla Gara specificava che le spese della procedura e i compensi, pari a Euro 43.500,00 oltre iva di legge, spettanti alla Centrale di Committenza ovvero Consorzio IT, la società alla quale è stata affidata l’effettuazione della Gara di vendita, erano a carico del soggetto migliore offerente. Zero offerenti, qualche decina di migliaia di euro che escono dalle casse della Fondazione senza ottenere alcun risultato. Questa è la politica economica della Giunta Bonaldi. Distribuire con generosità e abbondanza soldi pubblici senza ottenere nulla in cambio.

Per la Segreteria del PRC      Piergiuseppe Bettenzoli

Per i Giovani Comunisti/e    Simone Antonioli


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