Il Caffè degli Artisti di via Aselli, il "Mutilato", la Taverna, il bar tabaccheria di via Mantova

C'erano una volta le osterie, i caffè, i bar dove poter guardare "lascia o raddoppia", Nilla Pizzi, Claudio Villa o Wilma De Angelis al festival di Sanremo in televisione all'epoca solo nei locali pubblici. La serie di fotografie di Ezio Quiresi mostrano alcune di queste situazioni che fanno parte della storia della nostra città, un mondo che è sparito ma che lascia in chi l'ha vissuto o ne ha sentito parlare commozione e qualche rimpianto.

1) La prima foto mostra il bar del "Mutilato", oggi ristorante napoletano tra la fine di via Cadore e via Porta Po Vecchia. E' stata scattata appena prima dell'inizio di una trasmissione televisiva forse "Lascia o raddoppia" o "il Musichiere", la sala era affollata (era il gennaio 1957). Il bar è stato anche il punto di riferimento per tanti sportivi: diverse squadre giovanile avevano fissato qui il loro quartiere generale e la partenza per le tarsferte (la Ceccana, la Lisetta - dove ha esordito Aristide Guarneri -, l'Albertoni di San Pietro e altre)

2-3) Il Caffè degli Artisti di via Aselli: era il 1961 al caffè si trovavano pittori e scultori cremonesi, un vero e proprio cenacolo degli artisti tra gli anni Cinquanta e Sessanta: in alcune foto di Ezio Quiresi si vedono il pittore Malerba, Ernesto Piroli e, in quella che pubblichiamo lo scultore Foglia.

4) l'ingresso della Taverna di via Bissolati con sullo sfondo il venditore di becchime "Pinedo" (1964), tra l'altro capo claque al teatro Ponchielli. La Taverna alla fine degli anni Sessanta era il punto di ritrovo dei Sessantottini cremonesi dove tra una scodella di vino e una polpetta si studivano le strategie per le manifestazioni del giorno dopo e si preparavano i testi dei volantini da distribuire nelle scuole.

5) il caffè delle signore al bar Tabaccheria di via Mantova 87