4 dicembre 2025

Allo stato attuale delle cose non è certo che il nuovo ospedale si possa costruire

Contrariamente a quanto il Direttore Generale Dr Ezio Belleri ebbe a dire mesi fa con una forte imprudenza "indietro non si torna" si può dire con certezza che "davanti all'irreparabile spreco di denaro pubblico" ci si deve fermare, si devono valutare le alternative (cosa che nel 2022 non si fece secondo la legge che regola gli appalti) e considerando aspetto tecnico dopo aspetto tecnico, aspetto sanitario dopo aspetto sanitario valutare se i costi e i risultati delle funzioni sanitarie nell'attuale Ospedale, ovviamente riqualificato, portino a maggiori vantaggi tecnico-sanitari-economici rispetto al secondo progetto Cucinella fortemente ridimensionato e nonostante questo gonfiato a costi aberranti manifestando uno scandaloso sperpero di denaro pubblico.

Molti cittadini, che non hanno seguito nel dettaglio in questi ultimi tre anni il percorso del nuovo ospedale, penseranno che ORMAI E' TARDI PER PORRE RIMEDIO... sono nell'animo sconcertati e si sentono impotenti davanti a una ingiustizia da parte di incompetenti amministratori e da inetti politici.
Anche davanti all'enorme aumento avvenuto negli ultimi mesi non c'è da parte loro nessuno pentimento, non c'è alcuna seria autocritica e volontà di fare il punto della situazione.

Ma c'è ancora una valutazione da completare del progetto definito erroneamente "definitivo" dal Direttore dell’Asst di Cremona Dr Ezio Belleri.
Il PFTE ("Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica") concluso con forti ridimensionamenti dall'arch. Cucinella il 29 settembre scorso, a causa dell'enorme costo che si sarebbe dovuto affrontare (altro che 250mila euro), è stato inviato in ottobre ai seguenti 7 Enti ( 1) Comune di Cr, 2) Provincia di CR, 3) ATS Valpadana (Azienda territoriale sanitari) , 4) ARPA (Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente), 5) UTR (Ufficio Regionale sismicità del territorio), 6) ABAP (Archeologia Belle Arti e Paesaggio) ,7) VVF (vigili del Fuoco) che nella imminente Conferenza dei Servizi (CdS) valuteranno il progetto.

Ognuno per le sue specifiche competenze dovrà dire se ad ogni variabile presente nel nuovo ospedale, confrontato con la stessa variabile nell'attuale Ospedale riqualificato, si avrà una superiorità tecnica e un costo inferiore. In caso negativo per la variabile in esame si dovrà scegliere la riqualificazione.

Chi firmerà, per ogni Ente citato, l'esito di questi documenti di analisi e di confronto fra le due opzioni se ne assumerà la responsabilità e il conseguente giudizio della magistratura nel caso ad essa faccia ricorso un singolo cittadino, una associazione o un partito ravvisando un errore di valutazione e una scelta inappropriata.

Ma gli Enti chiamati in causa in questi due o tre mesi per valutare un progetto nelle sue centinaia di variabili e di verifiche non hanno forse il tempo materiale e le competenze tecniche per firmare con certezza la loro analisi nei tempi auspicati dal Direttore Generale dell'Asst: fine gennaio-febbraio.
Si prevede con buon senso che gli stessi responsabili di ogni Ente chiederanno al Responsabile Unico del Progetto (RUP) ing. Martina Cinquetti, di valutare e risolvere problematiche rilevate nella lettura del progetto in ogni settore e non risolte dal progettista. Se oltre alla naturale incompletezza dei faldoni delle migliaia di pagine del progetto si sommano le decine di osservazioni che il nostro “movimento” ha inviato ad ogni Ente in ottobre, e per le quali si chiede di corrispondere una analisi e una risposta, nonché una valutazione comparativa fra le due opzioni nuovo-verso-l'attuale riqualificato, si può ben comprendere che se il lavoro degli Enti sarà fatto bene, e non abbiamo elementi per pensare il contrario, il termine dell’attività della Conferenza dei Servizi non è possibile che possa essere fine febbraio 2026.

Riprovevole è che la Direzione Generale dell'Asst, ad una nostra richiesta di conoscere la data di inizio della CdS e di poter partecipare come uditori agli incontri di lavoro o di conoscere i verbali di ogni incontro secondo una consuetudine di trasparenza, sbandierata a Cremona ma poco o nulla attuata, ci abbia risposto ancora una volta negativamente.

Sostenitore del “movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona”

Enrico Gnocchi


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commenti


Lev

4 dicembre 2025 10:36

Tutto chiaro:il problema che regione Lombardia e il comune consociato di Cremona retto dalla giunta PD-FDI vogliono portare il progetto a termine costi quel che costi. Temo che ne vedremo delle belle.

Manuel

4 dicembre 2025 17:04

Spero ne vedremo delle belle!
Entrambi i partiti (ed anche altri) favoriscono degli stessi sponsors.