30 maggio 2021

Decreto Zan, sosteniamo i vescovi soluzioni senza ambiguità e forzature legislative

Gentile direttore ,
riguardo al dibattito in corso sul disegno di legge recante “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità“ - il ddl Zan che prende il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan - vogliamo ribadire e ripetere a gran voce quello che i nostri Vescovi, riuniti a Roma nei giorni scorsi per i lavori dell’assemblea generale della Cei, hanno sottolineato e cioè di come ci sia ancora tempo per un dialogo aperto al fine di arrivare ad una soluzione priva di ambiguità e soprattutto di forzature legislative ! Si tratta di principi che riguardano tre grandi questioni: la difesa della persona contro ogni violenza e discriminazione perché la persona viene prima di ogni possibile caratterizzazione e merita assoluto rispetto; la tutela della pluralità di opinioni e la libertà di esprimerle senza paura di meccanismi sanzionatori che potrebbero generare intolleranza, il confronto franco e libero su temi fondanti come quello dell’identità. Serve insomma, per noi, un dialogo aperto e non pregiudiziale in quanto una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza mettendo in dubbio la realtà della differenza tra un uomo e una donna; in questi mesi, sono affiorati diversi dubbi sul ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale e di identità di genere, dubbi condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. Riteniamo necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative! Auspichiamo quindi che si possa sviluppare un dialogo aperto ma soprattutto senza pregiudizi, senza ergere muri o steccati, in cui anche la voce dei cattolici italiani venga ascoltata e possa contribuire allo sviluppo di una società più solidale.
Sostegni alle imprese, all’economia reale, lavoro che non c’è, sblocco dei licenziamenti all’orizzonte e soprattutto l’occasione unica e irripetibile di crescita collettiva attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sfruttando bene l’occasione irripetibile dei fondi del Next Generation EU sono e saranno le urgenti questioni sulle quali indirizzare a tutti i livelli l’attenzione massima : queste sono per noi le vere priorità del nostro paese e dei nostri territori sulle quali non possiamo sbagliare e attraverso le cui ricadute c’è in gioco il destino di tutti.

Presidente MCL del territorio-membro del comitato esecutivo nazionale 

Michele Fusari (MCL)


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