3 febbraio 2023

Quale politica del Cibo per la Lombardia? Lettera aperta ai Candidati alle elezioni regionali 12/13 febbraio

Il Consiglio Direttivo di Slow Food Lombardia rivolge ai Rappresentanti ed ai Candidati delle forze politiche impegnate nella campagna elettorale per le elezioni amministrative un appello perché nelle prossime azioni di governo sia dato più valore a quella parte del mondo agricolo che lavora nel rispetto delle buone pratiche in armonia col metabolismo della Terra usando le risorse naturali senza depredarle.

Il Cibo e l’Agricoltura sono i fondamenti della nostra identità fatta di luoghi, cultura e diversità e devono rappresentare il modello di produzione sostenibile in linea con gli obiettivi richiesti dall’Agenda 2030 e la strategia europea “Farm to Fork” anche in relazione alle modalità di consumo ed allo spreco di cibo, in alternativa a chi li intende come meri settori produttivi di beni di consumo

La transizione ecologica si attua con il rispetto quotidiano degli ecosistemi, la rigenerazione e la tutela del suolo e del paesaggio, non con la cieca crescita dei consumi o l’uso della tecnologia finalizzata all’aumento della produzione .

Slow Food Lombardia chiede ai rappresentanti del prossimo Consiglio Regionale l’adozione di una Politica del Cibo che- anche attraverso la creazione di un Ufficio per le Politiche Alimentari:

  1. A)  Ne affermi la centralità come diritto degli uomini e come bene comune

  2. B)  Ponga la valorizzazione della diversità biologica, agro-ittica nonché dei sistemi produttivi,

    trasformativi, distributivi e di consumo locale del cibo come priorità d’azione

  3. C)  Promuova la transizione verso un’agricoltura estensiva e agroecologica attraverso il supporto

    tecnico, formativo e finanziario agli imprenditori agricoli

  4. D)  Promuova l’accorciamento delle filiere attraverso lo sviluppo di Mercati Locali ed altre forme di filiera

    corta

  5. E)  Regolamenti il ruolo delle mense pubbliche affinché possano incidere direttamente sul sistema

    alimentare influenzandone lo sviluppo e l’orientamento verso il consumo di alimenti sani, sostenibili

    e di produzione locale

  6. F)  Tuteli i suoli agricoli inibendone la trasformazione in fabbricati anche per le Vertical Farms,

    restringendo il contenuto della L.R.21/2021

Ci aspettiamo dunque che la prossima Istituzione Regionale assuma impegni e sviluppi strategie che coinvolgano tutti i portatori di interesse per promuovere sistemi locali del cibo orientati alla riconnessione città-campagna. Il cibo buono perché piacevole, pulito perché sostenibile e giusto perché rispettoso del lavoro dei produttori e delle tasche dei cittadini deve essere centrale- assieme ad altri temi quali la sanità e l’istruzione- per costruire una vita più gratificante per tutti.

Slow Food in Lombardia conta oltre 2.700 soci volontari e attivisti che operano ogni giorno per valorizzare e promuovere i piccoli produttori e le produzioni rappresentative del territorio regionale e della sua tradizione gastronomica, grazie alla presenza di 25 condotte e 14 comunità distribuite in maniera capillare su tutto il territorio regionale; di 17 Presìdi i cui produttori si impegnano per tramandare e salvaguardare tecniche di produzione e mestieri; di 65 membri dell’Alleanza Cuochi Slow Food che sostengono le piccole produzioni locali; 74 prodotti inseriti nell’Arca del Gusto; 30 Orti in Condotta; 7 Mercati della Terra.

 

Slow Food Lombardia


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