Quella divisa azzurra (stagione 76/77) con tanti talenti (e soprannomi) e la mascotte Roberto in grigiorosso
Tra Roberto e la bandiera c'è in mezzo solo il portierone Luciano Bodini. La squadra di oggi è quella che rappresenta un pilastro della storia della Cremonese. Siamo in serie C stagione 76/77, l'anno successivo si arriverà, purtroppo solo per un anno, nella serie cadetta, campionato che mancava da 26 anni. Roberto è la mascotte storica della metà degli anni '70, lui indossa la divisa tradizionale grigiorossa a strisce verticali, la bandiera in alto è a quadretti sempre grigiorossi. La foto è particolare perché riesce a racchiudere le maglie storiche della Cremonese, quella blu, che farà la prima apparizione agli inizi anni '50 e diventerà quella tipica o quasi dei due anni sotto la guida di Stefano Angeleri. Maglietta in tinta con i calzettoni, pantaloncini bianchi e divisa del portiere grigia con pantaloncini neri, sul petto non è presente il logo societario e, con gli stessi colori, possiamo trovare il completo da gioco con colletto e polsini grigiorossi. I colori della istantanea sono, in pratica, quelli della nazionale italiana di allora e da quella squadra si svilupperanno giocatori con curriculum eccezionali. Roberto, accosciato di fianco a Cesini, sorride sì e no, Finardi sembra decisamente più contento, Pardini ha gli immancabili baffi quasi come un segno distintivo. E' la squadra dei soprannomi; Chigio, Mutanda, Nico, Ceso, Ciano, Prande, Pardo, Il Mondo - assente nella istantanea - una tradizione nei nomignoli per coloro che partecipavano alla vita cittadina oltre che alle partite di campionato. I soprannomi erano talmente diffusi che, a scuola, venivano affibbiati ai compagni di classe per chiarire quali dovevano essere le posizioni in campo o il talento di un compagno di squadra, del resto con la formazione del 76/77 era molto facile distribuire talento ai compagni di classe, in quegli anni allo Zini il talento – calcistico ma non solo – abbondava ed era tutto da ammirare.
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