"Adelante Giacchetta!": rinnovata la fiducia al Ds grigiorosso ma in serie A serviranno due marce in più
Nel tardo pomeriggio di ieri, la Cremonese ha sciolto le riserve, ufficializzando il rinnovo contrattuale di Simone Giacchetta fino a giugno 2027. Per altre due stagioni, dunque, sarà lui a sedere nella "stanza dei bottoni" del mercato grigiorosso. Dopo i festeggiamenti per la promozione in Serie A, la società si era chiusa in un riserbo assoluto, in attesa di definire il futuro sia del tecnico Giovanni Stroppa sia dello stesso Giacchetta, entrambi con contratti in scadenza il 30 giugno prossimo.
Le strade si dividono: l'addio a Stroppa come preludio alla conferma di Giacchetta.
Pochi giorni fa, la Cremonese ha comunicato la conclusione del mandato di Giovanni Stroppa al 30 giugno, nonostante il percorso intrapreso nelle ultime due stagioni sportive culminato con il ritorno in Serie A. Una notizia che non ha stupito più di tanto stampa e tifosi, ma che ha aperto definitivamente il "casting" per il nuovo allenatore. L'addio di Stroppa non è necessariamente legato al successivo rinnovo di Giacchetta, sebbene il rapporto tra i due, in questa ultima stagione, abbia subito uno scossone in occasione dell'allontanamento temporaneo del tecnico. Fin da subito è apparso evidente come Giacchetta abbia avuto più margini di manovra per ridiscutere un rinnovo con la società rispetto a quanto ne abbia avuti Stroppa.
La scelta della continuità: esperienza e conoscenza per non ripartire da zero.
Questa scelta è presumibilmente motivata dalla necessità di affrontare la prossima stagione all'insegna della continuità, un principio che la società ha mantenuto anche nelle stagioni precedenti, a fronte di un continuo avvicendarsi di allenatori. Un'alchimia, quella tra tecnico e direttore sportivo, che ha dato l'impressione di avere sempre avuto delle lacune, come del resto è normale che sia visti i ruoli, ma che di fatto anche stavolta ha portato a una rottura nel cuore dell'area tecnica. È un dato oggettivo che la scelta degli allenatori e la loro gestione a Cremona non sia mai stata lungimirante e abbia fatto molti più danni di quelli prevedibili. Sarebbe stato comunque un azzardo, alle porte di una stagione di Serie A, sostituire sia l'allenatore che il direttore sportivo, anche perché la Cremonese, dopo Braida, non ha più avuto nel suo organico una figura in grado di traghettare un cambiamento così radicale.
La voce dei tifosi: applausi e fischi per il DS.
Che Giacchetta non goda della totale stima dei tifosi grigiorossi, lo si è visto e sentito durante la sua presentazione nel giorno della premiazione. Applausi, ma anche tanti fischi che, a fronte del contesto e dell'obiettivo raggiunto, sono stati oggettivamente ingenerosi, specialmente considerando che nelle ultime due stagioni Giacchetta ha portato in grigiorosso diversi giocatori che si sono rivelati poi decisivi. La scelta per la costruzione e la gestione della rosa della prossima stagione è stata fatta, e c'è molto lavoro da svolgere, a cominciare dalla selezione del nuovo allenatore, per poi procedere a una valutazione dell'attuale rosa in funzione dei dettami tecnici e tattici del nuovo mister.
Prestiti, giovani e un mercato cruciale
Ci saranno anche da gestire i prestiti in uscita (Gelli e Antov) e quelli di rientro (Okereke, Afena, Sernicola, Quagliata, Tsadjout, Falletti...). A questo si aggiungerà la gestione dei giovani in prestito, a cui sicuramente si unirà qualcuno dalla Primavera 1. Il lavoro non manca e, per questo, servono fiducia e una visione ottimistica del percorso, per raggiungere quell'obiettivo che è sfuggito nell'ultima "Campagna di Serie A". L'esperienza maturata da Giacchetta in queste ultime due stagioni sportive sarà un elemento prezioso. La Cremonese è attesa da una lunga e difficile stagione, e una "buona e sensata" sessione di mercato rappresenta il passo decisivo per affrontarla al meglio.
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