Abecedario Grigiorosso: la festa delle "Ladies grigiorosse" e Ravanelli versione "Rombo di tuono"
Lo spettacolo di pubblico e una giornata a tinte primaverili, ha fatto da cornice ad una vittoria che il popolo grigiorosso attendeva da troppo tempo.
A farne le spese un Catanzaro che per la seconda volta consecutiva (l’anno scorso in occasione della partita di ritorno play-off) riparte da Cremona con il pesante fardello di 4 reti sul groppone.
Una partita della Cremonese, non fosse che il raddoppio sia arrivato solo dopo una serie di occasioni fallite e la paura dell’ennesima beffa, ha rasentato la perfezione.
Stroppa, nel dopo partita di Carrara, aveva promesso una reazione della squadra ed ha mantenuto la promessa. Senza Vazquez e con Antov e Nasti a riposo, il mister grigiorosso ha varato l’assetto difensivo ‘CBR’ (Ceccherini, Ravanelli, Bianchetti), che oltre ad annullare il reparto offensivo calabrese, con la scusa del pressing alto e delle preventive si è ritrovato nella metà campo avversaria, obbligando gli uomini di Calabro ad arretrare le marcature.
La mossa decisiva, oltre a quella scontata del rientro di Castagnetti, l’ha fatta dispiegando dal primo minuto sul fronte d’attacco la coppia Johnsen-De Luca, che ancora una volta si è dimostrata tanto duttile quanto produttiva. A rendere ancor più gustosa l’abbuffata, che in fase realizzativa è seconda solo alla capolista Sassuolo, è la porta rimasta inviolata.
A questo punto della stagione la speranza di tutti i tifosi grigiorossi, è che questa vittoria rappresenti una svolta nel campionato della Cremonese, perché la volata è appena iniziata e nasconde tante insidie, quanti saranno gli scontri diretti che la separano dal traguardo, ma che proprio per questo potrebbero regalare piacevoli sorprese.
‘A’ come Attenti a quei due: De Luca e Johnsen, giocatori dalle caratteristiche cosi differenti da risultare esplosive se accostate. Bella l’immagine del norvegese che si va a scusare con il numero 9 grigiorosso, dopo aver preferito il tiro ad un appoggio.
‘D’ come Donna: la società grigiorossa, in occasione della ‘Giornata della donna’ ha voluto omaggiare le tifose con diverse iniziative. La squadra sul campo ha infiocchettato e consegnato un bellissimo regalo a tutte le ladies grigiorosse.
’F’ come Festa: quella dei tifosi grigiorossi in uno Zini che è tornato a pulsare e cantare che per buona parte della gara. I tifosi, tra una imprecazione e l’altra per i gol sbagliati, si sono spellati le mani ad applaudire la squadra. Pace fatta.
‘I’ come Ingranaggio: il numero 19 grigiorosso Castagnetti, è quel piccolo ingranaggio al centro del motore, che gira ad in modo costante e che risulta obiettivamente insostituibile.
‘P’ come Pozione: quella che Stroppa, nelle vesti di Panoramix (il druido di Asterix), ha preparato in settimana al centro del villaggio sportivo grigiorosso: fame, personalità, coraggio carattere, voglia di rivincita ed un pizzico leggerezza per alleviare la tensione. Speriamo si sia segnato tutto e che ne sia restata per arrivare a fine stagione.
‘R’ come Retro passaggio: è diventato l’incubo di chi si ritrova a doversi difendere dal pressing altissimo e si dimentica i fondamentali della scuola calcio. Imbarazzante, ma nel caso caso specifico salvifico, visto che ha aperto e chiuso la partita con la doppietta di Johnsen.
‘T’ come Tuono: il tiro scagliato da un Ravanelli versione ‘Gigi Riva’, sotto la traversa della porta difesa da Pigliacelli. Una rete che è valsa il doppio vantaggio alla compagine grigiorossa ed ha fatto tirare un sospiro di sollievo alla gente dello Zini ed a Giovanni Stroppa.
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